Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cav, ok al bilancio Le assunzioni restano rinviato lo scontro tra Serato e Adiletta
Come se nulla fosse successo, o quasi. Al contrario di quel si aspettavano i più, ieri, durante il consiglio di amministrazione di Cav non si è assistito ad alcun litigio tra la presidente Luisa Serato e l’amministratore delegato Michele Adiletta, protagonisti da un anno di un feroce scontro sotterraneo rivelato mercoledì, pubblicamente, dalla stessa Serato, al grido: «È un colpo di mano». È stato approvato il bilancio della concessionaria che gestisce il Passante e la tangenziale di Mestre (verrà presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa) e sono stati via via svolti tutti gli altri punti all’ordine del giorno. Quando la riunione stava per chiudersi, Serato ha chiesto che fosse messa agli atti la mozione presentata in consiglio regionale dal capogruppo della Lega Nicola Finco, in cui si chiede alla Regione di intervenire, in qualità di azionista al 50% con Anas, per bloccare i bandi per l’assunzione di quattro dirigenti voluta da Adiletta. Quest’ultimo, però, ha chiesto che l’argomento venga trattato in un consiglio di amministrazione ad hoc, ha preso la porta ed è uscito, facendo venire meno il numero legale visto che il consigliere in quota Pd, Alessandro Maggioni, era assente, e quello in quota Lega, Alessio Adami, si è dimesso da tempo. Si annuncia quindi una lunga tregua forzata tra i due contendenti: l’assemblea dei soci per la formalizzazione del sostituto di Adami, Renzo Ceron, è fissata per il 28 giugno e prima di allora non saranno convocati nuovi consigli di amministrazione.
Intanto i bandi della discordia restano pubblicati e hanno scadenza il 5 giugno, per cui nel frattempo le procedure di reclutamento osteggiate dalla Lega vanno avanti. Cosa accadrà nel caso in cui Serato riesca ad imporsi nel braccio di ferro? I bandi verrebbero revocati e tutti gli atti compiuti fino a quel momento annullati. La vicenda, secondo quanto denunciato dalla presidente, avrebbe anche contorni non proprio «istituzionali», tra lettere anonime, corvi e veleni. Si vedrà quale posizione intenderà assumere al riguardo la giunta Zaia.