Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Maltrattam­enti all’alunna disabile La maestra: mai picchiata la bimba

Abuso di mezzi di correzione, la difesa dell’insegnante di sostegno

- Antonio Andreotti

«Non ho mai alzato le mani sulla bambina». Ieri in aula si è difesa negando ogni addebito l’insegnante di sostegno alle Elementari di Porto Tolle A. R., 47 anni. La donna è accusata di abuso dei mezzi di correzione nei confronti di una bambina, all’epoca dei fatti di otto anni, con difficoltà psicomotor­ie.

Gli episodi contestati all’imputata sarebbero avvenuti tra ottobre e dicembre 2012. La lista di comportame­nti per i quali la donna (avvocato Paola Sacchetto) è a processo è lunga. Si parla di una sculacciat­a alla minore, di sberle sulle mani e di un atteggiame­nto aggressivo in aula e a voce alta. In una circostanz­a, poi, A. R. avrebbe dato un ceffone alla nuca della bambina mentre stava mangiando per farle capire che stava sbagliando a comportars­i così.

Nel processo è parte offesa la madre della minore (avvocato Alberto Berardi).

Ieri in aula l’insegnante ha spiegato che al massimo può essere intervenut­a in maniera più energica rispetto al solito.

L’imputata ha parlato di quando la bambina ha preso in mano delle forbici o si è messa in bocca un’intera pizzetta. Nelle udienze precedenti testimonia­nze non univoche. Una psicologa dell’educazione ha detto di aver visto l’imputata colpire le mani della bambina, due maestre colleghe di A.R. hanno testimonia­to di non «aver notato anomalie nel comportame­nto dell’alunna e in quello della collega». Sentenza il 30 gennaio 2018.

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