Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Maltrattamenti all’alunna disabile La maestra: mai picchiata la bimba
Abuso di mezzi di correzione, la difesa dell’insegnante di sostegno
«Non ho mai alzato le mani sulla bambina». Ieri in aula si è difesa negando ogni addebito l’insegnante di sostegno alle Elementari di Porto Tolle A. R., 47 anni. La donna è accusata di abuso dei mezzi di correzione nei confronti di una bambina, all’epoca dei fatti di otto anni, con difficoltà psicomotorie.
Gli episodi contestati all’imputata sarebbero avvenuti tra ottobre e dicembre 2012. La lista di comportamenti per i quali la donna (avvocato Paola Sacchetto) è a processo è lunga. Si parla di una sculacciata alla minore, di sberle sulle mani e di un atteggiamento aggressivo in aula e a voce alta. In una circostanza, poi, A. R. avrebbe dato un ceffone alla nuca della bambina mentre stava mangiando per farle capire che stava sbagliando a comportarsi così.
Nel processo è parte offesa la madre della minore (avvocato Alberto Berardi).
Ieri in aula l’insegnante ha spiegato che al massimo può essere intervenuta in maniera più energica rispetto al solito.
L’imputata ha parlato di quando la bambina ha preso in mano delle forbici o si è messa in bocca un’intera pizzetta. Nelle udienze precedenti testimonianze non univoche. Una psicologa dell’educazione ha detto di aver visto l’imputata colpire le mani della bambina, due maestre colleghe di A.R. hanno testimoniato di non «aver notato anomalie nel comportamento dell’alunna e in quello della collega». Sentenza il 30 gennaio 2018.