Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La commissione sulla «Fattoria» Amidei schiera Forza Italia sul sì
Ore concitate nel centrodestra e non solo per le fibrillazioni che continuano ad attraversare la maggioranza di Massimo Bergamin. La rottura più grossa matura in Forza Italia (Fi), con le dimissioni del senatore Bartolomeo Amidei da commissario provinciale del partito, dopo la bocciatura dei vertici regionali, guidati da Adriano Paroli, del nuovo direttivo provinciale. A quanto trapela, Paroli non avrebbe gradito il mancato inserimento nell’organismo, tra gli altri, di Stefano Bellinazzi e Andrea Bimbatti, recentemente rientrati in Fi.
«Così lese autonomia e libertà delle scelte» commenta amareggiato Amidei, al quale è subentrato il padovano Piergiorgio Cortelazzo, vicesegretario regionale. Ieri sera Amidei e il direttivo «bocciato» si sono riuniti anche per fare il punto della situazione sul Comune di Rovigo, dove il dibattito è aperto attorno alla richiesta di commissione d’inchiesta sull’operato degli uffici municipali sul progetto di ampliamento del centro commerciale «Fattoria», lanciata da Alberto Borella (Gruppo misto). Amidei ha invitato i suoi a sostenere la proposta Borella. Un invito che potrebbe modificare l’epilogo in aula, con la discussione attesa per il 28 e 29 settembre, date che dovrebbero essere ufficializzate domani in conferenza dei capigruppo.
La proposta arriva in aula con 24 firme su 33 consiglieri compreso il sindaco: non hanno sottoscritto Bergamin, gli altri due consiglieri del Gruppo misto, i tre di «Obiettivo Rovigo» (Or) e, appunto, i tre di Fi. In linea con Amidei sono dati il capogruppo Vani Patrese e Simone Dolcetto, mentre Giacomo Sguotti è allineato al sindaco che, sempre ieri sera, ha incontrato col segretario provinciale della Lega Nord e assessore, Stefano Falconi, i consiglieri comunali del Carroccio, tutti e nove in blocco sulla proposta Borella. Se Bergamin persuadesse i suoi a un dietrofront, i voti azzurri potrebbero essere determinanti per raggiungere i 17 sì utili all’ok alla commissione d’inchiesta. Intanto Borella avrebbe iniziato le verifiche per uscire dal Gruppo misto.