Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Oratori e fortezze Gli itinerari veneti dei tesori nascosti
Nel weekend porte aperte e visite guidate fra le meraviglie non convenzionali del territorio: da «I posti del merletto» di Burano alla Mestre più antica, dagli oratori berici ai sotterranei trevigiani, fino alla suggestione dei tanti ossari
Iluoghi della riconversione industriale della Giudecca, gli itinerari della carità a Vicenza, le passeggiate per bambini tra i reperti romani di Arzegrande. Le perle rare del Veneto si schiudono nel fine settimana, con le passeggiate patrimoniali promosse dal Consiglio d’Europa.
Diversi itinerari tra le meraviglie locali non convenzionali, alla ricerca di una ricchezza paesaggistica culturale che passa dall’archeologia industriale all’architettura degli ultimi secoli, dalla laguna ai fiumi, dagli oratori storici ai templi dell’artigianato.
«Lo facciamo - spiega Luisella Pavan-Woolfe, direttrice della sede veneziana del Consiglio d’Europa, l’unica presente in Italia - per coinvolgere i cittadini alla scoperta di ciò che li circonda, all’interno delle Giornate europee del patrimonio. Non sono visite guidate, ma dei cammini di testimonianza fatti da persone che vivono e lavorano in questi luoghi, posti che non sono né piazza San Marco, né l’Arena di Verona».
Un cammino che inizia sabato tra le vecchie fabbriche dell’isola veneziana della Giudecca, arriva a Forte Marghera, nel pomeriggio, all’interno del più antico e maestoso forte del campo trincerato di Mestre.
Pochi metri più in là, arrivano le «Storie mestrine all’ombra del leone di San Marco»: quattro appuntamenti nella terraferma veneziana alla scoperta della «Versailles in piccolo» (tra i luoghi di svago della Serenissima), dei resti di Castelvecchio e Castelnuovo della Mestre più antica, delle vecchie chiese di San Girolamo, San Rocco, San Lorenzo e molto altro. «Da non perdere nel capoluogo - ricorda la PavanWolfe - anche “I posti del merletto” di sabato mattina a Burano, perché qui le ricamatrici
rappresentano delle vere testimoni viventi. E poi ha sempre molto successo la scoperta del Forte San Felice di Chioggia. Io parteciperò personalmente all’itinerario della Giudecca, dove condurremo anche in uno dei pochi squeri dove si costruiscono ancora le gondole». Lo stesso pomeriggio, ad una quarantina di chilometri di distanza, si partirà alla scoperta della Treviso sotterranea: i tesori nascosti, il complesso museale, il sistema dei canali e quello delle mura. Contemporaneamente, a Vicenza, si fanno strada gli «Itinerari della carità»: quattro tappe alla scoperta di beni culturali, musiche e mestieri artistici tra gli oratori urbani. Non mancano le passeggiate per bambini, questa volta a Padova, alla ricerca dei reperti romani di Arzergrande, con laboratori didattici ed archeologici al «Casone azzurro». E proprio da qui, all’alba di domenica, si partirà per un lungo percorso alla scoperta dei casoni che cominciano da Padova e conducono fino alla laguna veneziana di Caorle.
È un weekend esplorativo che snobba i monumenti da cartolina, al quale non può mancare all’appello Verona. Qui trovano posto le «Memorie di battaglie nel paesaggio di Custoza», nel pomeriggio di domenica, e i percorsi guidati all’Ossario di Sommacampagna nel corso di tutto il fine settimana. Naturalmente sarà comunque possibile far visita anche a monumenti più convenzionali (ville, musei, fortezze): elenco completo sul sito www.beniculturali.it