Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Van in strada, picchiò l’autista che protestava Pagherà i danni
Aveva suonato il clacson dell’autobus Actv che stava guidando per esortare il proprietario di un furgone, parcheggiato malamente a Marghera, Venezia, a spostare il mezzo e liberare la strada. Per tutta risposta l’autista del bus, un cinquantaduenne di Brugine, Marzio Minorello, era stato inseguito da quell’automobilista dal parcheggio facile, preso a pugni e spedito in ospedale. Ieri il tribunale di Venezia ha condannato a sette mesi più ottomila euro di risarcimento per interruzione di pubblico servizio e lesioni volontarie un quarantaquattrenne di Spinea, riconosciuto come l’autore di quell’aggressione.
Era una sera di fine agosto 2013 quando Minorello, al volante di un autoarticolato, stava percorrendo la linea Spinea–Venezia. Arrivato a Marghera si è trovato la strada sbarrata da un furgone parcheggiato in modo da bloccare la carreggiata: il proprietario era in un bar. Infastidito dai reclami, poi, quello ha seguito Minorello, ha aspettato che finisse il turno e, quando è sceso dal bus, l’ha colpito con un pugno alla nuca. Minorello, soccorso da un passante, è stato portato in ospedale a Mestre, dove gli è stato riscontrato un trauma cranico, cervicale e al braccio destro. Ci sono voluti due mesi perché potesse rientrare al lavoro. A tre anni dall’apertura del processo, durante il quale Minorello è stato seguito dai consulenti dello Studio 3A di Venezia, ma senza che l’azienda Actv, per questioni burocratiche, potesse offrire assistenza, la condanna. «Vedremo se riuscirò ad ottenere il risarcimento – ha commentato Minorello - ma si tratta comunque di un riconoscimento della gravità del fatto. E’ un’esperienza che mi ha segnato». (a.t.c.)