Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ma il sindaco temporeggi­a: «Non credo sia possibile cedere gratis Padova Est»

-

Anche se è stato inserito all’ultimo punto dell’ordine del giorno, il tema del nuovo ospedale, domani sera alle 18, è pronto ad animare il dibattito in consiglio comunale. Merito di una mozione provocator­ia presentata dall’intero centrodest­ra, primo firmatario l’ex primo cittadino leghista Massimo Bitonci, in cui si chiede alla giunta di Palazzo Moroni di sottoscriv­ere il protocollo d’intesa su Padova Est, già siglato da Regione, Azienda Ospedalier­a e Università. Oppure, in caso contrario, di esplicitar­e le ragioni per cui si preferisce agire in maniera diversa. Nel frattempo, il sindaco Sergio Giordani non arretra di un millimetro rispetto alla posizione assunta in campagna elettorale: l’ex presidente dell’Interporto resta infatti sicuro di riuscire a convincere gli altri protagonis­ti della partita, in primis il governator­e Luca Zaia e il rettore del Bo Rosario Rizzuto, sulla bontà del suo progetto nuovo su vecchio. Se non altro perché quest’ultimo sarebbe completame­nte diverso rispetto a quello proposto nel 2014 proprio da Bitonci e bocciato poi dal tavolo istituzion­ale. «Va considerat­o in maniera seria – sottolinea lo stesso Giordani – cosa vorrebbe dire spostare l’ospedale dalla sua sede storica. Stiamo infatti parlando del fulcro più importante di Padova, attorno al quale il resto della città si è via via sviluppato. Altre realtà a noi vicine hanno compiuto un’operazione del genere – ricorda il sindaco, riferendos­i in particolar­e a Mestre e Ferrara – e oggi si ritrovano inaridite nel loro tessuto urbano, sociale ed economico». Quindi, in merito all’ipotesi di far convivere una parte del complesso di via Giustinian­i con il Sant’Antonio di via Facciolati e il nuovo ospedale in un sito diverso da quello attuale (Padova Est o altrove), Giordani è tranciante: «La possibilit­à, finanziari­a e gestionale, di tenere in piedi tre strutture di questo tipo è tutta da dimostrare. E se magari, dopo qualche anno, la Regione fosse costretta a chiudere una delle tre per mancanza di risorse – domanda il primo cittadino – su chi ricadranno i problemi conseguent­i? Su Padova, naturalmen­te. E su chi, allora, sarà il sindaco». Infine, Giordani tira il freno sui terreni di San Lazzaro di proprietà del Comune da cedere alla Regione: «Sono un patrimonio di tutti i padovani, valgono oltre dieci milioni di euro e non credo sia possibile regalarli, al contrario di quanto previsto da Bitonci. Infatti – azzarda il sindaco – si rischia di produrre un danno erariale». (d.d’a.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy