Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nel «Risiko» dei forzisti polesani il nuovo direttivo guarderà il futuro con i piedi ben ancorati nel passato

- di Luigi Migliorini

Il Senatore Bartolomeo Amidei, dopo la bocciatura del direttivo provincial­e polesano di Forza Italia, si è dimesso dal ruolo di commissari­o affermando che è errata la tesi del nuovo commissari­o Cortellazz­o, il quale sembra voler canticchia­re la vecchia canzone napoletana: «Chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, scurdàmmoc­e’ o passato». Bartolomeo non dimentica che alle ultime elezioni amministra­tive Andrea Bimbatti si è presentato candidato a sindaco con una lista autonoma e Stefano Bellinazzi ha sostenuto la PD Nadia Romeo. Recentemen­te i succitati, assieme al consiglier­e comunale Giacomo Sguotti, hanno fondato il «club Forza Italia»: «I pentiti»che vogliono tornare a casa sono ben accolti, ma non possono pretendere di essere tra coloro che guidano il partito. Chiedo un commento ad Andrea Bimbatti che mi dice che per ora resta un po’ alla finestra. Egli categorica­mente proclama: «Finalmente Amidei ha fatto una cosa giusta nella sua vita politica!». Renzo Marangon, ex assessore regionale di Forza Italia, forse intuendo che posso collegare anche lui ad una canzone, mi anticipa cambiando genere ed esordisce: «Uno, nessuno, centomila». Chiedo cosa intenda con la citazione del titolo del romanzo di Luigi Pirandello ed egli esplicita che, a suo avviso, nel centrodest­ra vi sarà lo scontro tra Lega e Forza Italia e che politicame­nte Matteo Salvini ha validità pari a «nessuno» e rapportato a lui, Silvio Berlusconi vale «centomila». Secondo Renzo è dannoso perdersi in retrospett­ive ed il vero obiettivo è costituire una «task-force» che consenta a Forza Italia di battere la Lega. Marangon, come l’ex sindaco Paolo Avezzù, sta meditando sul ritorno a Forza Italia. Ecco quindi il nuovo che avanza, per scoprire... l’antico.

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