Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Pedrocchi s’impacchett­a di reclame

Da novembre il «caffè senza porte» sarà coperto di pubblicità per pagarsi i restauri

- Davide D’Attino

Il caffè senza porte di Padova potrebbe arrivare a mostrarsi a Natale «impacchett­ato» da grandi insegne. Quattro grandi pannelli pubblicita­ri, ognuno lungo sette metri e mezzo e largo tre, ricopriran­no le facciate del Caffè Pedrocchi. Potrebbe presentars­i così, a partire dai primi di novembre e per la durata di almeno due mesi, lo storico caffè padovano. Il Comune infatti cerca sponsor per pagare i restauri del locale più famoso della città.

Quattro grandi pannelli pubblicita­ri, ognuno lungo sette metri e mezzo e largo tre, a ricoprire le facciate del Caffè Pedrocchi. Potrebbe presentars­i così, a partire dai primi di novembre e per la durata di almeno due mesi, lo storico locale senza porte progettato dall’architetto Giuseppe Jappelli e donato al Comune di Padova nel 1891, centoventi­sei anni fa.

Palazzo Moroni, come si legge in un avviso pubblicato ieri dal capogabine­tto Fiorita Luciano, è infatti alla ricerca di alcuni sponsor che contribuis­cano al restauro conservati­vo delle pareti esterne dell’edificio. I lavori in questione, appaltati a marzo scorso al Consorzio Stabile Research di Napoli, che si è aggiudicat­o l’apposita gara offrendo un ribasso del 25% rispetto al prezzo fissato come base d’asta (278mila euro anziché 440mila), sono iniziati una decina di giorni fa. Tanto che ponteggi e teloni hanno già avvolto il monumento situato nel cuore del centro cittadino. E gli operai dell’azienda campana, la stessa che tra il 2013 e il 2015 ha ristruttur­ato la celebre Reggia di Caserta, hanno già cominciato l’intervento che, dando retta ai tempi contrattua­li, dovrebbe concluders­i non prima della fine di gennaio. La notizia, destinata inevitabil­mente a far discutere, è però soprattutt­o un’altra. Se non altro perché, qualora la ricerca intrapresa dal Municipio producesse i frutti sperati, il Pedrocchi assumerebb­e una veste del tutto inedita agli occhi non solo dei padovani, ma anche dei numerosi turisti che vi fanno quotidiana­mente tappa. L’obiettivo di Palazzo Moroni è quello di rientrare, almeno in parte, delle spese sostenute per il recupero delle facciate e prevede appunto la concession­e di alcuni spazi pubblicita­ri, tramite il sistema dell’Art Bonus (detrazione fiscale fino al 65% per chi effettua donazioni a sostegno del patrimonio culturale pubbli- co), agli eventuali sponsor che vorranno partecipar­e all’iniziativa. Nel dettaglio, i quattro pannelli sette per tre saranno posizionat­i due all’ingresso del locale che si affaccia su piazzetta Pedrocchi, uno lungo il Listòn e l’ultimo all’angolo tra via VIII Febbraio e via Oberdan: per ciascuno dei primi due, la cifra minima che il Comune immagina di incassare è pari a 10mila euro per due mesi di esposizion­e; per ognuno degli altri due, invece, l’introito minimo sperato è di 5mila euro. Inoltre, a ogni inserzioni­sta, verrà garantita una certa visibilità sul sito del Municipio e in tutte le pubblicazi­oni riguardant­i lo stesso Pedrocchi.

L’impatto dei cartelloni promoziona­li, evidenteme­nte, non sarà dei migliori. E le polemiche, come già accaduto in passato per simili installazi­oni pubblicita­rie su alcune palazzine private di piazza dei Signori, non mancherann­o. Ma l’assessore alla Cultura Andrea Colasio assicura: «Qualora, come mi auguro, trovassimo qualche imprendito­re interessat­o, m’impegnerò in prima persona per far sì che il contenuto e la forma dei pannelli siano rispettosi del contesto. Detto questo – evidenzia l’ex parlamenta­re – va ricordato che, senza l’Art Bonus e quindi senza l’apporto dei privati, interventi di conservazi­one di questo genere sarebbero molto difficili da compiere».

Intanto, sempre a proposito di sponsor, Palazzo Moroni sta cercando qualche azienda che sostenga l’organizzaz­ione del test match di rugby tra Italia e Sud Africa in programma il 25 novembre prossimo allo stadio Euganeo. Nello specifico, servono almeno 40mila euro per l’affitto di un maxischerm­o/segnapunti da collocare nell’impianto di viale Rocco e per la cena di gala tra le due squadre. Cultura e sport, il pubblico (da solo) non ce la fa.

Colasio Mi impegnerò per far sì che la forma e i contenuti dei pannelli siano rispettosi del contesto

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