Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Capello: «È un’annata speciale»
Il talento del Cagliari carica il Padova: «Per la B noi ci saremo fino in fondo»
L’anno della svolta. Per lui e il per il Padova. Alessandro Capello finalmente è in campo, strigliato da Pierpaolo Bisoli, pungolato, tenuto sotto pressione. Perché l’allenatore crede in lui, ma lo sta centellinando e facendo crescere anche dal punto di vista caratteriale. Nell’attacco del Padova che vince, che si prende sette punti in tre partite ma che stenta ancora a carburare (al Riviera delle Palme ha segnato un difensore), domenica a San Benedetto è arrivata un’indicazione ben precisa: Capello titolare accanto a Guidone, il segnale chiaro che Bisoli tiene il talento ventenne di proprietà del Cagliari in grandissima considerazione.
Capello, è arrivato finalmente il suo momento?
«Non ho fatto ancora nulla, infatti non è ancora arrivato quel gol che mi manca e che vorrei segnare per tanti motivi. Ma non ne faccio una questione di vita o di morte, su questo versante sono sereno. Stiamo costruendo tanto, le occasioni le creiamo e se continuiamo così, con la crescita della condizione, sicuramente arriveranno anche le reti che adesso mancano».
Che spiegazione si è dato per la difficoltà degli attaccanti ad andare in gol?
«Penso si tratti di un problema temporaneo e risolvibile, legato anche a una condizione che non è ancora quella ottimale. Come ho detto le occasioni le creiamo, sono quindi convinto che presto arriveranno anche i gol».
Quale pensa sia il ruolo migliore per lei?
«Penso di dare il meglio come seconda punta. Non sono un centravanti, posso giocare anche trequartista, tuttavia credo che come spalla di una prima punta vera io possa dare il meglio di me».
A Olbia ha giocato anche trequartista, però...
«Quando mancava Cossu, il mister mi ha impiegato in quel ruolo e ci ho giocato volentieri. Sono a disposizione dell’allenatore, anche se in rosa ci sono due trequartisti davvero molto bravi come Belingheri e Candido».
Com’è il rapporto con mister Bisoli?
«Molto buono, mi pungola e mi stimola in continuazione. Spero di crescere con lui, questo è un anno importante per la mia carriera e voglio sfruttare questa opportunità nella maniera migliore possibile. Non mi aspetto assolutamente di giocare sempre, so che davanti c’è e ci sarà concorrenza, ma quando giochi in una squadra come il Padova sai bene che il posto te lo devi guadagnare passo dopo passo, partita dopo partita».
Sette punti in tre partite: questo Padova sta crescendo molto...
«La vittoria di San Benedetto è stata fondamentale. Ci siamo presi tre punti che peseranno in tutti i sensi, sia psicologicamente che sotto il profilo della classifica».
Adesso sulla carta c’è un calendario favorevole. Lei che ne pensa?
«Che le partite le dobbiamo vincere sul campo e che nessuno ci regalerà nulla, ma che questo Padova è forte e abbiamo tutte le potenzialità per giocarci la promozione fino in fondo. Ma ci vorrà sempre l’atteggiamento giusto».
Cosa le è successo nel corso dell’estate?
«Un infortunio che mi ha tenuto fermo e mi ha costretto a saltare una piccola parte della preparazione. Ma adesso mi sento molto meglio e posso crescere ancora».
Diciannove gol in due anni a Prato e ad Olbia nemmeno da prima punta. Mica male come biglietto da visita ad appena ventuno anni...
«Io cerco di guardare avanti. Il Cagliari ha creduto in me, il Padova pure. Ma tutto dipende dal sottoscritto».
Alessandro Capello «La vittoria sulla Samb fondamentale: ci siamo presi tre punti che peseranno molto»