Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’orto di erbe e fiori che stupirono Clint
Alla Giudecca un paradiso della biodiversità. Con Cipriani
nato così, con un gruppo di volontari, i principi della permacultura per progettare paesaggi in armonia con le persone che li vivono e li curano e quelli dell’agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka: non si ara, non si concima, non si usano sostanze chimiche né macchinari e la terra deve restare sempre coperta, per far crescere la vita con il minimo di lavorazioni possibili. «Questo non significa che non ci sia tanto da lavorare, ma è un processo lento e il suolo diventa sempre più ricco», racconta Savorgnano.
La forza della biodiversità ha «abbattuto» il muro che divide l’orto dal giardino dell’hotel Cipriani, la «brigata« della permacultura dalla brigata stellata che oggi sa raccogliere fiori, verdure, odori a colpo sicuro (non ci sono targhette) e che conserva gli scarti per riciclarli nella terra o per i macerati (alle zucchine, allo zenze- ro) usati come anti parassitari.
Da qualche anno i prodotti della fattoria sinergica sono tutti per la cucina dell’hotel, dove l’orto si è espanso «invadendo» anche il giardino con piccole aiuole coltivate. Davide Bisetto non è uno chef seguace del chilometro zero, ma del miglior prodotto possibile sì. «Da piccolo raccoglievo le erbe con mio nonno. Oggi questo orto ispira la mia cucina, mi detta cosa fare, con il mio stile. Perché uno chef deve mettere da parte il proprio ego e lasciare spazio agli ingredienti», racconta.
L’orto sinergico gli ha ispirato la tempura di fiori e erbe a cui ha ceduto il palato naturista di Clint Eastwood, la terrina di tutte le erbe fatta di verdure «dimenticate», come le radici di prezzemolo, il cerfoglio, la pastinaca, gelatinata al tè verde, a cui non ha resistito Judi Dench o il sablè al riso nero con le more di gelso e il gelato al formaggio Blu 61 che ha voluto assaggiare anche il cantante John Legend.
Dopo, ma qualcuno anche prima, tutti vogliono esplorare l’orto sinergico. È la magia della biodiversità: attori, coltivatori, chef, gli anziani ospiti dell’Ire, artisti, clienti con i bambini, cittadini che portano piante in via d’estinzione, tutti insieme nell’apparente caos della natura.