Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Comune investe 6 milioni nello sport
Dopo aver bloccato lo stadio Plebiscito i soldi sono stati dirottati al restauro dei campetti
PADOVA Il piatto è ricco: la giunta di Palazzo Moroni ieri ha approvato una delibera per investire oltre sei milioni di euro nello sport di base. Gli impianti sportivi comunali dedicati all’attività giovanile e amatoriale che saranno benificiari dei restauri è molto lungo e va da 14 campetti da calcio della città alle palestre e agli spogliatoi di diversi impianti sportivi. I sei milioni vengono dalla vendita delle azioni di Hera e dal credito sportivo rinegoziato dopo lo stop al Plebiscito.
Oltre sei milioni di euro. Tanti sono i soldi che ieri la giunta di Palazzo Moroni, approvando un’apposita delibera dell’assessore allo Sport Diego Bonavina, ha stanziato per sistemare un lungo elenco di impianti sportivi comunali dedicati all’attività giovanile e amatoriale. Della somma complessiva inserita nel piano annuale dei lavori pubblici, due milioni di euro provengono dalla vendita di alcune azioni possedute dal Municipio in Hera, mentre i restanti quattro derivano dalla ricontrattazione del mutuo con il Credito Sportivo acceso dalla precedente amministrazione per finanziare il restyling dello stadio Plebiscito per farne la nuova casa del Calcio Padova. Un progetto, quest’ultimo, che il sindaco Sergio Giordani e la sua squadra hanno deciso di bloccare preferendo invece dirottare il denaro sulle strutture sportive di base.
«Abbiamo fatto una scelta molto netta e di cui andiamo orgogliosi perché – evidenziano gli stessi Giordani e Bonavina – grazie alla rimodulazione del mutuo con il Credito Sportivo, siamo riusciti a ricavare un tesoretto per mettere mano a molti impianti che, da parecchio tempo, aspettano di essere ristrutturati e nei quali, ogni giorno, migliaia di persone di tutte le età svolgono attività sportiva». Prima di entrare nello specifico di ogni singola azione, va detto che la giunta ha creato un fondo di 900 mila euro per opere di manutenzione straordinaria, efficientamento energetico e prevenzione incendi, al quale si potrà attingere di volta in volta a seconda delle necessità.
Ma ecco la lista degli interventi in programma. In primis, con una spesa di mezzo milione di euro, saranno completamente rifatti ben 14 campi da calcio: il Petron di via San Massimo, il Vlacovich a Santa Rita, il Franceschini di Voltabarozzo, il Brentella di via Pelosa, il Plebiscito (quello a fianco di quello da rugby) e poi quelli di Pontevigodarzere, Sacra Famiglia, via Schiavone, via Almagià, Camin, Mortise, via Cavalieri, via Ca’ Silvestri e via dei Salici. Poi, con un altro mezzo milione di euro, saranno messi a nuovo gli spogliatoi e il sistema d’illuminazione dell’Appiani. E ancora, in ordine sparso, saranno sistemati l’arcostruttura di Salboro (850 mila euro) e quelle della Nativitas, di Pontevigodarzere e di via Bettini (500 mila euro), l’impianto energetico del Palaindoor (150 mila euro), gli spogliatoi di Petron, Camin e Altichiero (900 mila euro), le palestre di via Chiesanuova, del Parco Raciti, di via Ca’ Rasi e del Plebiscito (500 mila euro), la pista di Bmx al Parco Raciti (500 mila euro), la recinzione del campo da baseball al Plebiscito (50 mila euro) e il sistema d’illuminazione del Vlacovich, del Franceschini e di via Montà (250 mila euro). Infine, a Torre, verrà costruito un nuovo campo da calcio in erba sintetica (350 mila euro).
Discorso a parte, infine, per i quasi 50 mila euro stanziati per la sistemazione della curva Sud dell’Euganeo, inagibile da tempo: l’opera, appaltata da Palazzo Moroni alla Sartori Srl di Casalserugo, è infatti propedeutica al match di rugby tra Italia e Sud Africa del 25 novembre prossimo e nulla c’entra con il Calcio Padova né con l’eventuale trasferimento degli ultras della tribuna Fattori.