Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Rivive «Sgt. Pepper» Il mito Beatles domani al Verdi

Domani al Verdi la Magical Mystery Orchestra esegue l’integrale

- F. Ver.

Il titolo completo è «Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band», ma per tutti è solo «Sgt. Pepper». E anche ai pochissimi a cui non si è accesa la lampadina del ricordo, basterebbe far ascoltare qualche secondo di Lucy in the sky with diamonds o Lovely Rita per riallaccia­re il nome alla grande musica contempora­nea dei Beatles. Sono passati 50 anni da quando John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr hanno dato alle stampe l’album che avrebbe segnato un’epoca e cambiato la condizione della musica pop. Domani la Magical Mystery Orchestra, che dal 1993 si concentra sul repertorio dei Fab Four, riproporrà «Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band» dal principio alla fine, in un concerto fissato al teatro Verdi di Padova (ore 20.30, info 335/7214668). Motivo in più per partecipar­e è che l’incasso della serata sarà destinato alla Fondazione Giovanni Celeghin, nata a Padova nel 2012 per finanziare la ricerca scientific­a sui tumori cerebrali. Proprio «Sgt. Pepper», la Magical Mystery Orchestra l’aveva già suonato integralme­nte dieci anni fa per festeggiar­e i primi 40 anni e, a giugno di quest’anno al teatro la Fenice di Venezia con una grande orchestra, per il 50esimo anniversar­io. Domani al Verdi, la Magical Mystery Orchestra si presenterà nella formazione classica, composta da Massimo Bellio, voce e tastiere, Roberto Cecchetti, voce, chitarre e sitar, Eddy De Fanti, voce, chitarre e percussion­i, Andrea Ghion, basso elettrico, e Matteo Ramuscello, batteria. L’organico è completato dai violini di Luisa Bassetto e Francesca Balestri, dalla viola di Elisabetta Rinaldo, dal violoncell­o di Valentina Rinaldo e dalla sezione fiati formata da Gianfranco Busetto, Giovanni Caratti e Marco Bertona. Presenti infine l’attore Giorgio Bertan e il fonico Pierluigi Campalto. «Rifaremo “Sgt. Pepper” senza interruzio­ne, introducen­do, come è avvenuto nella riedizione dell’album, anche i singoli Penny Lane»e Strawberry fields forever - spiega il fondatore Eddy De Fanti - la nostra idea è quella di suonare l’album come se stessimo facendo un’opera visto che il disco, all’inizio, era stato pensato come un concept e che non ha interruzio­ni al suo interno». La scaletta del concerto, dopo l’esecuzione filologica dell’album, sarà completata da brani pescati dal «Magical Mystery Tour», sempre del ‘67.

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