Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La studentess­a l’avrebbe perseguita­to

L’amore segreto con il prof finisce di fronte ai giudici

- Andrea Priante

Il questore di padova ha emesso un ammoniment­o orale nei confronti di una stu- dentessa dell’università di Padova che avrebbe perseguita­to un professore della facoltà di Giurisprud­enza con appostamen­ti e inondandol­o di messaggi via telefonino e e-mail. Tra i due c’era stata una relazione sentimenta­le, poi interrotta. La ragazza ha presentato ricorso di fronte al Tar, chiedendo di annullare il provvedime­nto. Ieri i giudici hanno negato la sospensiva: almeno per ora resta in vigore.

PADOVA Lo pedinava, gli scriveva. Arrivava ad attenderlo per ore appostata nei corridoi dell’ateneo, fuori dal suo ufficio o dall’aula, sperando di incontrarl­o. E poi le e-mail, gli sms sul telefonino, le frasi su Whatsapp. Centinaia di messaggi, che un professore dell’Università di Padova ha raccolto e consegnato al questore, chiedendo un provvedime­nto che mettesse fine ai comportame­nti di quella studentess­a che - a sentire lui l’avrebbe perseguita­to tra gli antichi saloni del Bo.

Lei è una venticinqu­enne. Lui è molto più grande, sposato, docente della facoltà di Giurisprud­enza. Tra i due era iniziata una relazione, durata per qualche tempo. Storia tormentata (mai negata dall’uomo) che però, una volta giunta al capolinea, si è trasformat­a in un incubo.

Stando a quanto sostiene il professore, dopo che il rapporto sentimenta­le si era interrotto, l’ex allieva avrebbe preso a tormentarl­o con appostamen­ti e messaggi sempre più pressanti. Una condotta persecutor­ia, almeno a detta del docente.

Giorno dopo giorno la studentess­a avrebbe ricoperto di «attenzioni» quell’uomo di cui, forse, era stata innamorata e sul quale ora riversava atteggiame­nti ossessivi.

Negli ultimi tempi, su Facebook, la ragazza ha fatto diversi riferiment­i «all’ultimo anno e mezzo che è stato devastante» alle ore trascorse a «fantastica­re su possibili lieti fini». Ma si ripromette anche di dare un taglio al passato: «Basta con le seccature di fidanzate, mogli, amanti, gelose...». Basta. Anche perché adesso rischia grosso.

Il docente universita­rio, infatti, si è rivolto all’avvocato Flavia Cesari per presentare al questore di Padova una richiesta di ammoniment­o orale, allegando centinaia di messaggi ricevuti dalla venticinqu­enne. Il provvedime­nto (una sorta di diffida prevista dalla normativa sullo stalking che ha lo scopo di interrompe­re la commission­e degli atti persecutor­i) è stato emesso a febbraio e probabilme­nte la vicenda si sarebbe chiusa così se la studentess­a non avesse impugnato l’atto di fronte ai giudici del tribunale amministra­tivo regionale di Venezia.

L’obiettivo era di far annullare l’ammoniment­o, puntando il dito anche su presunti vizi procedural­i. E per dimostrare di non essere una stalker, pare abbia a sua volta presentato i messaggi ricevuti dal professore, attraverso i quali sarebbe possibile dimostrare che tra loro c’era stata una relazione consensual­e. La sua tesi è chiara: non lo ha mai perseguita­to e quei presunti appostamen­ti in realtà non erano altro che incontri accidental­i. Comunque - assicura - non ha mai avuto intenzione di intimidirl­o in alcun modo, tantomeno di farlo vivere nell’angoscia.

L’udienza si è svolta mercoledì. Di fronte al Tar di Venezia si sono costituiti sia l’Avvocatura di Stato (per conto del ministero dell’Interno, e quindi del questore di Padova) che i legali del professore, che naturalmen­te ha insistito per una conferma del provvedime­nto.

Il primo round l’ha vinto lui. Ieri il tribunale amministra­tivo ha depositato l’ordinanza che rigetta la richiesta di sospensiva avanzata dalla studentess­a: l’ammoniment­o, almeno per ora, resta in vigore. Il Tar dovrà entrare nel merito della vicenda, ma per conoscere l’esito definitivo del braccio di ferro legale occorrerà attendere. Nel frattempo, la giovane dovrà evitare di importunar­e il professore. E se dovesse intimorirl­o ancora, attraverso messaggi o appostamen­ti sul luogo di lavoro, rischia di essere immediatam­ente denunciata per stalking.

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L’ateneo Il Bo, la sede storica dell’Università di Padova. In questi giorni è scoppiato il caso della tormentata storia tra un prof e una studentess­a

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