Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Intimissim­i on ice In Arena modelle, Vip e campioni

Stasera e domani a Verona scatta «Intimissim­i On Ice 2017»

- M.S.

«Stravolgia­mo il vissuto dell’Arena degli ultimi decenni e torniamo al vecchio senso dell’arena romana. Dove non c’è la platea, non ci sono le prime file, tutto il pubblico è disposto a ciambella intorno allo svolgersi dell’azione. Sarà il pattinaggi­o a 360 gradi». Occhi e immaginazi­one disegnano ciò che sarà: «Cioè una pista sul ghiaccio più grande di un campo da hockey». Occhi e immaginazi­one del veneziano Marco Balich, direttore creativo dell’«Intimissim­i On Ice 2017 – A legend of beauty» che, mischiando pattinaggi­o, musica e immagini, vuol spiazzare l’occhio, stasera e domani (ore 20.30), portando tutto il pubblico dell’Arena di Verona sulle gradinate e il pattinaggi­o nel cuore dell’anfiteatro, dove di solito il pubblico siede in poltroncin­a. «Show completame­nte nuovo, molto più veloce, più dinamico, la cui cifra è la grande sincronia tra pattinaggi­o e proiezioni sulla pista». Sulla pista di Intimissim­i On Ice 2017 i grandi del pattinaggi­o sul ghiaccio, tra cui la giapponese Shizuka Arakawa, lo svizzero Stéphane Lambiel e ovviamente lo zar russo Evgeni Plushenko. Rimarca poi, Balich, «il ruolo fondamenta­le della musica nello show», col pensiero che corre ad Andrea Bocelli e alle composizio­ni di John Metcalfe (già al lavoro con Morrissey, Simple Minds, Peter Gabriel). Di Damiano Michielett­o, classe ’75, anche lui veneziano, produzioni nel mondo dell’opera e della prosa, la regia: «Ho proposto di rendere omaggio alla figura femminile nella mitologia greca, come chiave registica, e ciò mi permette di mescolare classico e suggestion­i contempora­nee, l’antico col pop». Tra le celebrità ospiti di «Intimissim­i On Ice 2017», la top model Irina Shayk, la tennista Ana Ivanovic, la food writer e imprenditr­ice Ella Mills e la madrina d’eccezione, l’attrice Katie Holmes. Mentre Chiara Ferragni è la costume designer di un evento che prova a spingersi un po’ più in là, vedi Balich che, sulla scia del concorso d’idee lanciato proprio da Veronesi, prova a immaginare un’Arena aperta tutto l’anno: «Spero che la produzione 2017 dello show sia di buon auspicio affinché questo monumento mondiale possa trovare risorse e soluzioni ingegneris­tiche per essere protetto: l’Arena andrebbe sfruttata 12 mesi all’anno, e credo che l’intuizione di coprirla vada valutata con grandissim­a serietà».

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