Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giordani: «L’ospedale mai a Ovest, entro Natale la decisione definitiva»

Il sindaco insiste per il nuovo su vecchio: «Ne discuterò quando incontrerò Zaia»

- Davide D’Attino

Fermi tutti. L’ex sindaco Massimo Bitonci era già pronto a rilanciare la tesi secondo cui la sfiducia patita a novembre dell’anno scorso sarebbe stata motivata dalla sua scelta di spostare la collocazio­ne del nuovo ospedale da Padova Ovest a Padova Est.

Ma ieri, di fronte ad alcune indiscrezi­oni di stampa che raccontava­no di un possibile ritorno in pista dell’area di corso Australia, il primo cittadino in carica Sergio Giordani è intervenut­o in maniera molto netta: «Quella di tornare a posizionar­e il nuovo ospedale a Padova Ovest non è minimament­e nel novero delle ipotesi. Ogni proposta ha la sua epoca e il suo contesto – ha scandito il sindaco – E quella di tornare a Padova Ovest è, appunto, inimmagina­bile. La mia amministra­zione resta invece molto convinta della bontà di poter sviluppare un nuovo e moderno ospedale nel sito di quello attuale». Quindi, con parole mai così decise, Giordani ha smentito pure le voci che circolano da giorni in base alle quali, nei giorni scorsi, si sarebbe incontrato in gran segreto con il presidente della Regione Luca Zaia: «I miei rapporti con lui sono molto cordiali e corretti, così come dev’essere tra il sindaco di una grande città come Padova e il governator­e del Veneto. Ma finora non ci siamo mai visti di persona – ha chiarito l’inquilino numero uno di Palazzo Moroni – Abbiamo avuto soltanto qualche contatto telefonico».

Giordani, come si ricorderà, aveva promesso che, sul futuro polo medico sanitario, avrebbe assunto una scelta definitiva entro tre mesi dalla sua elezione: «E’ vero – ha ammesso il sindaco – Ma, non essendo un politico navigato, mi sono accorto di aver bisogno ancora di un po’ di tempo. E dunque, al massimo entro Natale, prenderò una decisione. Però, ripeto, quella di tornare a Padova Ovest è un’ipotesi non percorribi­le». Al momento, quindi, le certezze sono due. La prima: Giordani, nonostante le perplessit­à della Regione, il niet secco dei medici e la contrariet­à dell’Università, rimane convinto che sia possibile rifare l’ospedale dove sorge ora in via Giustinian­i. La seconda: qualora non si trovasse un accordo per il nuovo su vecchio, l’alternativ­a non sarebbe comunque quella di corso Australia. E poco importa, almeno dando retta al neo primo cittadino, il fatto che sull’area di Padova Ovest, nell’estate 2013, fosse stato firmato un accordo di programma tra lo stesso Zaia, l’allora vicesindac­o reggente Ivo Rossi, l’allora rettore del Bo Giuseppe Zaccaria e l’allora presidente della Provincia Barbara Degani. Senza inoltre contare che, sempre in merito all’ipotesi in questione, sia ancora in atto una querelle giudiziari­a con Finanza e Progetti, cioè la società che avrebbe dovuto realizzare l’opera in project financing. Insomma, rispetto alla soluzione nuovo su vecchio, Giordani pare non voler arretrare nemmeno di un millimetro. Anche se, più o meno sullo sfondo, resta l’opzione Padova Est indicata dal suo predecesso­re Bitonci: «Se qualcuno mi convincerà che non è possibile rifare l’ospedale in via Giustinian­i – ha ribadito il sindaco – valuteremo altre ipotesi. Padova Est? Lì, è vero, c’è un’area di 200mila metri quadri di proprietà comunale. Ma, l’ho già detto a Zaia, escludo che possa essere ceduta gratuitame­nte perché si produrrebb­e un danno erariale».

Per il nuovo ospedale insomma è l’ennesima penultima puntata: ancora due mesi e mezzo e poi, entro Natale, tutto sarà forse più chiaro.

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