Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Spaccio di cocaina, 19 a giudizio nel giro imprenditori e avvocati
Le indagini partite a giugno, con l’arresto di cinque persone. Indagini chiuse
Chiuse le indagini della Procura per un giro di cocaina a Rovigo che lo scorso giugno ha portato a 5 misure cautelari e 2 obblighi di firma. Il pm Monica Bombana ha notificato l’avviso di chiusura indagini a 19 persone, cioè alle sette arrestate o sotto obbligo di firma e alle altre dodici. Tra i 19 che dovranno affrontare il processo per detenzione a fini di spaccio ci sono imprenditori, liberi professionisti, organizzatori di eventi. Quattro mesi fa l’ordinanza di custodia in carcere per Denis Ahmeti, 27 anni albanese ma residente a Rovigo; Desad Ahmeti, 25 anni albanese residente a Rovigo e fratello del primo; Valter Berisha, 26 anni residente a Romano di Lombardia (Bergamo); Nicola Chiarioni Sileni, 44enne residente ad Arquà Polesine ma domiciliato a Padova; Agron Cuni, 51 anni, albanese residente a Trescore Cremasco, (Cremona). Obbligo di firma per Enzo Andreotti detto «Mome», 50 anni residente a Rovigo; l’albanese Ismail Fida, 30 anni residente a Rovigo. Inoltre Andreotti durante le perquisizioni della Squadra mobile è stato arrestato in flagranza di reato perché a casa sua c’erano 260 grammi di marijuana. Per l’arresto è già stato condannato a 8 mesi, con pena sospesa.
A questi sette imputati si aggiungono gli altri 12, anch’essi accusati — a vario titolo — di aver ceduto cocaina. Sono Valentina Dal Vecchio, 30enne rodigina; la 34enne romena domiciliata a Padova Ionela Gorea; il rodigino 49enne Roberto Mantovani; Alessandro Pavan, 30 anni, di Rovigo; il 54enne di Rovigo Pietro Reale; il 41enne di Fiesso Umbertiano Matteo Stocco; la 33enne di Rovigo Martina Ferraresi; il 42enne di Menà di Castagnaro (Verona) Giulietto Tomanin; il 29enne di Stienta Alessandro Bolognesi; il 25enne rodigino Gabriele Crivellin; la 30enne di Frassinelle Giorgia Previati; la 52enne di Rovigo Sonia Zenobi. La posizione più pesante è quella di Tomanin: le perquisizioni nella sua abitazione lo scorso giugno hanno scoperto 40 grammi di cocaina e un etto di hashish, perciò è scattato l’arresto in flagranza di reato.
Le indagini sono partite nel novembre 2015, quando è arrivata alla polizia la segnalazione di un giro di spaccio di cocaina in città. Partite le verifiche, il punto d’origine dello smercio di droga è risultato l’ufficio di un professionista, in centro. L’uomo, oltre a consumare la cocaina e a venderla ad amici e conoscenti, è stato «identificato» come acquirente da albanesi e italiani. Sono così partiti pedinamenti e intercettazioni che hanno finito con l’allargare a dismisura l’orizzonte geografico dell’indagine per via dei canali di approvvigionamento della droga. Tanto che la questura di Rovigo ha chiesto l’appoggio di quelle di Cremona, Bergamo, Padova e Verona per l’attività investigativa.
La polizia Chiesto il supporto delle questure di Padova e Verona