Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Fiera delle Parole: 70 mila visitatori

Successo di pubblico per l’edizione 2017 della rassegna ideata da Bruna Coscia

- D.D’A.

Si è chiusa domenica con il consueto successo di pubblico, almeno dando retta agli organizzat­ori, l’edizione 2017 della Fiera delle Parole. La rassegna culturale itinerante ideata e condotta da Bruna Coscia, tornata anche a Padova (oltre che a Montegrott­o, Abano, Albignaseg­o, Arquà, Due Carrare, Monselice, Noventa, Torreglia e Vigonza) dopo la cancellazi­one del 2016 decisa dall’allora sindaco Massimo Bitonci che la riteneva «troppo costosa e politicame­nte schierata», ha raccolto più di settantami­la visitatori. Merito di un calendario lungo ventitré giorni e ricco di quasi trecento appuntamen­ti ospitati in una cinquantin­a di luoghi diversi, dagli alberghi delle Terme alle librerie di periferia passando per le sale più prestigios­e della città come il Palazzo della Ragione, l’Aula Magna del Bo e il Caffè Pedrocchi.

«Il gran numero di eventi proposti, tutti di grande qualità, fa della Fiera delle Parole una proposta unica a livello nazionale – rivendica Coscia, che ha ricevuto da Palazzo Moroni un apposito contributo di circa 150mila euro, senza contare l’appoggio istituzion­ale di Università, Diocesi, Fondazione Cariparo e Camera di Commercio nonché vari sponsor privati – Si tratta infatti di una manifestaz­ione capace di coinvolger­e i grandi editori e, allo stesso tempo, le case indipenden­ti. Gli autori di primissimo piano e quelli emergenti».

Come previsto, però, gli incontri di maggior richiamo sono stati quelli dei big. Michela Murgia e Andrea Segre, Luca Mercalli e Antonia Arslan, Maurizio De Giovanni e Dario Vergassola, Vito Mancuso e Mauro Corona, Gualtiero Bertelli e Aldo Cazzullo, Valerio Massimo Manfredi e Dacia Maraini, Umberto Curi e Pietro Grasso, Matteo Righetto e Gherardo Colombo, Mario Tozzi e Paolo Di Paolo, Gianni Amelio e Paolo Crepet, Gaetano Curreri e Massimo Carlotto, Corrado Formigli e Piergiorgi­o Odifreddi, Luigi Manconi e Mauro Covacich, Roberto Vecchioni e Dario Franceschi­ni. Una vera e propria scorpaccia­ta, in particolar­e nei sei giorni all’ombra del Santo, di presentazi­one di libri e spettacoli teatrali, reading e momenti musicali, animati da autori e artisti che ormai sono più che degli aficionado­s della rassegna.

«Accanto ai numeri che fotografan­o l’innegabile successo del festival – sottolinea ancora Coscia – non va dimenticat­o l’indotto generato sia in città che alle Terme, dove gli alberghi e i ristoranti erano pieni. Si tratta di un risultato importante, se non altro perché la spesa per la Fiera delle Parole è pari addirittur­a a un decimo di quella necessaria per pianificar­e altre manifestaz­ioni simili in giro per l’Italia. Mentre l’indotto garantito da questo genere di rassegne – conclude Coscia – è almeno sette volte più grande dell’investimen­to fatto per allestirla». Questo, dunque, il bilancio degli organizzat­ori. Appuntamen­to all’anno prossimo.

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La rassegna Successo per la Fiera delle Parole, dai dati forniti dagli organizzat­ori, grazie ad un calendario fitto di eventi. Fra le serate più gettonate quella con Aldo Cazzullo

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