Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Esce di strada e affoga nel Bacchiglione Casalserugo, l’anziana ha perso il controllo dell’auto a causa di un malore
Un malore. E’ questa la causa più probabile dell’incidente che ieri è costato la vita a Paolina Piovan, sessantasettenne di Casalserugo finita nel primo pomeriggio con la propria auto nelle acque del Bacchiglione, a Bovolenta.
Quando alcuni passanti hanno notato l’auto che affiorava dal fiume, intorno alle 15,30, hanno subito dato l’allarme. I vigili del fuoco e i carabinieri, oltre all’ambulanza del 118, si sono precipitati sul posto, ma hanno capito che per recuperare l’auto, con la guidatrice ancora all’interno, servivano anche altri rinforzi. A quel punto sono intervenuti anche i sommozzatori dei pompieri di Mestre, ma neanche per loro è stato facile entrare in azione: troppo forte la corrente del fiume, al punto da rendere pericolose le operazioni di recupero.
Alla fine ci sono volute un paio d’ore prima che il corpo di Piovan fosse tirato fuori, ormai senza vita, dall’abitacolo. I soccorritori che l’hanno trascinata a riva non hanno potuto fare nulla per lei.
Stando ai primi rilievi dei carabinieri, la donna si è sentita male mentre era ancora al volante e ha sbandato proprio nell’unico tratto della strada privo di guardrail. Ha quindi percorso una ventina di metri di scarpata prima di finire in acqua. L’ipotesi - che dovrà essere confermata dai rilievi delle forze dell’ordine - è stata corroborata anche dai testimoni che per primi hanno dato l’allarme e che hanno raccontato che la sessantasettenne era priva di sensi e non dava segni di vita ancora prima che l’auto si inabissasse.
La salma della donna è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe decidere di disporre un esame autoptico che possa fare luce sulle cause dell’incidente. «Paolina Piovan era molto conosciuta in paese – racconta il sindaco di Casalserugo, Elisa Venturini -. Era molto riservata, ma la sua famiglia viveva qui da sempre». Il marito Luigino Giacometti, conosciuto da tutti come Gino, è titolare di un’azienda di carpenteria leggera e materiali di alluminio con sede tra Casalserugo e Arre. Una società solida che dà lavoro a molti abitanti della zona, tra cui anche i due figli della coppia, Martina e Mattia, entrambi sposati.