Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nuovo ospedale, l’ira del Bo «No al progetto Giordani se insiste sarà scontro»

No secco al progetto Giordani da parte del preside Plebani e del rettore Rizzuto

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La carta segreta di Giordani, un nuovo progetto per ricostruir­e l’ospedale già esistente, scatena le ire dell’Università che da sempre sostiene la necessità di un rifaciment­o integrale in un altro sito per ragioni tecniche. «Con i pazienti dentro è impossibil­e» sostiene il preside di Medicina Plebani, «Noi non cambiamo idea» rincara il rettore Rizzuto. E tira aria di scontro frontale.

-: noi non siamo ottusi e non siamo arrivati a dire ospedale nuovo su nuovo perché ci piace l’innovazion­e, ma perché i tecnici hanno fatto questa valutazion­e. Mi dispiace che il sindaco non abbia avuto un momento per confrontar­si con noi». E nonostante i no comment e gli imbarazzi iniziali, tanto il rettore Rosario Rizzuto quanto il direttore generale dell’Azienda Luciano Flor hanno sposato questa posizione. «Non sono queste le sedi e i modi per parlare di argomenti del genere – ha esordito Rizzuto -. Ci sono tavoli tecnici da affrontare, procedure da rispettare, ma diciamo che l’ospedale è un grande obiettivo che deve essere condiviso da tutte le istituzion­i. L’Università ha sempre parlato con atti formali coerenti. E noi manteniamo questa coerenza di obiettivi e contenuti». Il che significa, andando a scorgere le dichiarazi­oni passate del rettore, che il «nuovo su vecchio» che tanto emoziona Giordani non è reputata una soluzione possibile per il Bo.

«C’è molta confusione, tutti dicono di tutto – gli ha fatto eco Flor -, ma io faccio fede a quello che dice il governator­e Zaia». E il perché questo progetto non sia papabile per medici e professori, lo ha spiegato, in sintesi, Donato Nitti, direttore generale uscente della Clinica chirurgica. «Non è assolutame­nte un’idea geniale: le attività, il personale, il traffico di un ospedale moderno richiedono spazi maggiori. Si può fare un ospedale in verticale, ma se si decide per questa strada, gli sbocchi non ci sono. Non facciamo l’errore che hanno fatto i nostri predecesso­ri quando hanno costruito una struttura delimitata dalle mura». «Vorrei chiedere ai pazienti – si è infine chiesto ancora Plebani -, ai bambini di pediatria e alle mamme che in questi anni hanno sentito il rumore dei martelli pneumatici se pensano che si possa lavorare col nuovo su vecchio. Se ci dicono che non ci sono i soldi non facciamo niente, ma se ci dicono che vogliono fare un ospedale nuovo allora bisogna vedere se ci sono le condizioni tecniche per farlo sul vecchio, e queste condizioni, lo ripeto, non ci sono».

Nuovo su vecchio? Lo ripeto: non si può fare, Con i pazienti dentro poi è proprio impossibil­e

 ??  ?? Panoramica L’ospedale di via Giustinian­i visto dall’alto. Sul futuro del complesso è pieno scontro tra il Comune e l’università che non arretra sull’opzione nuovo su nuovo
Panoramica L’ospedale di via Giustinian­i visto dall’alto. Sul futuro del complesso è pieno scontro tra il Comune e l’università che non arretra sull’opzione nuovo su nuovo

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