Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il sindaco presenta il «nuovo su vecchio» Il Bo è scettico, Zaia: ora parlino i tecnici

Ecco i disegni dell’architetto Striolo da portare al Comitatone del 3 novembre

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PADOVA «Non sarà un’opera da terza categoria, ma da serie A». Il sindaco Sergio Giordani, ieri mattina nell’illustrare pubblicame­nte la sua proposta («Non è un progetto, perché quello, nel caso, lo farà la Regione») di rifare l’ospedale nella stessa area di via Giustinian­i in cui ci trova oggi, ha adoperato il gergo calcistico a lui tanto caro. Al suo fianco, nella Sala Paladin di Palazzo Moroni, c’erano il vicesindac­o con delega all’Urbanistic­a Arturo Lorenzoni e l’architetto Maurizio Striolo, cioè l’autore dello studio di pre-fattibilit­à che vanta una lunga esperienza nel campo medico-sanitario avendo già realizzato, tra i tanti, gli ospedali di Schiavonia, Cittadella e Camposampi­ero ed essendo il progettist­a non solo della ristruttur­azione del Policlinic­o proprio in via Giustinian­i, ma anche della nuova Pediatria sempre all’interno dell’attuale nosocomio di Padova.

«Ho fatto questo lavoro in maniera assolutame­nte gratuita – ha risposto l’architetto a chi gli ha chiesto a che titolo avesse realizzato lo studio in questione – E, da padovano, l’ho fatto per amore verso la mia città». Prima di entrare nel merito della proposta, va detto che quella di Giordani e Lorenzoni è stata un’accelerata imprevista dettata dalla necessità di reagire alle pesanti critiche espresse negli ultimi giorni dal presidente della Regione Luca Zaia, dal rettore dell’Università Rosario Rizzuto e dal numero uno della Scuola di Medicina Mario Plebani, tutti concordi nel ritenere che l’ipotesi nuovo su vecchio non è tecnicamen­te praticabil­e.

«In questi mesi – ha rivelato Giordani – mi sono incontrato più volte, diciamo in maniera segreta, con il governator­e Zaia, con cui ho un ottimo rapporto. Ci siamo visti pure ieri sera (giovedì, ndr). E lui, guardando questo studio di prefattibi­lità, mi ha detto che saranno i tecnici a valutare. Io e Arturo – ha poi aggiunto il sindaco – siamo totalmente convinti della bontà di questa soluzione e del fatto che, pian piano, riusciremo a portare dalla nostra parte tutti coloro che siedono al tavolo istituzion­ale, a cominciare dal rettore Rizzuto e dal professor Plebani». Il tavolo è stato fissato per venerdì 3 novembre. Quindi, non resta che pazientare ancora tre settimane. Nell’attesa di sapere come finirà la telenovela sanitaria, al netto dell’insolito blitz dell’ex primo cittadino Massimo Bitonci (di cui si parla ampiamente nel pezzo qui sopra), ecco cosa prevede lo studio. In sostanza, nel giro di una decina d’anni e con una spesa di circa 400 milioni di euro, l’attuale ospedale verrebbe completame­nte rifatto, concentran­do la maggior parte delle strutture nell’area a Ovest di via Giustinian­i (per intenderci dove oggi ci sono il Policlinic­o e il Monoblocco) e lasciando invece in quella a Est soltanto la nuova Pediatria. L’operazione, che alla fine presentere­bbe un volume di poco più di un milione di metri cubi disposti su circa 250 mila metri quadri, verrebbe compiuta in sei stralci, ricavando un totale di 1.400 posti letto e di duemila posti auto grazie alla costruzion­e di un parcheggio multipiano nella zona Ovest. E le novità, in estrema sintesi, sarebbero rappresent­ate da quattro nuovi edifici: i due già citati, ovvero la nuova Pediatria e il parcheggio multipiano, e poi una palazzina situata tra il Policlinic­o e il Monoblocco (con dentro il pronto soccorso e quindici sale operatorie) e un’altra a cavallo su via Giustinian­i, sotto la quale continuere­bbero a passare le auto nonché la nuova linea del tram dalla Stazione a Voltabaroz­zo.

«Non stiamo progettand­o soltanto un nuovo ospedale – si è limitato a dire il vicesindac­o Lorenzoni ancora teso dopo lo scontro con Bitonci – Ma stiamo completame­nte ridisegnan­do una fetta importante di Padova, che peraltro si trova a ridosso del centro storico».

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