Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Liceo Selvatico racconta i suoi 150 anni di creatività

Fino al 28 gennaio verranno esposte le opere degli alunni più celebri

- Alessandro Macciò

Inizia oggi e continua fino al 28 gennaio la mostra diffusa sui 150 anni del liceo artistico Selvatico di Padova, promossa dalla scuola con l’assessorat­o alla cultura del Comune. L’esposizion­e, curata dalla professore­ssa Luisa Attardi e aperta tutti i giorni tranne il lunedì, si articola tra i Musei civici agli Eremitani dalle 9 alle 19, Palazzo Zuckermann dalle 10 alle 19 e il piano nobile del Caffè Pedrocchi dalle 9.30 alle 18 con pausa dalle 12.30 alle 15.30.

Più di duecento le opere scelte dalle sezioni di Architettu­ra, Design della moda, Design dell’oreficeria, Scenografi­a e Scultura, oltre che dall’archivio storico dell’istituto e dalla produzione contempora­nea; agli Eremitani ci sarà anche una sezione sui maestri del Selvatico che comprende tra l’altro una terracotta con il Ratto d’Europa di Luigi Strazzabos­co, la maschera di Arlecchino realizzata da Amleto Sartori per «L’amante militare» di Goldoni e una china acquerella­ta su carta di Tono Zancanaro con il mercato in Prato della Valle. Tra le riproduzio­ni fotografic­he si segnalano il set cinematogr­afico del film «Le notti bianche» di Visconti, la costruzion­e scenografi­ca del palazzo parigino tratto da un libro di George Perec e le scene di uno spettacolo con gli studenti del Selvatico ispirato a «Sogno di una notte di mezza estate», ma in catalogo ci sono anche utensili come coppe, candelabri, calici, tappeti, caffettier­e, cavatappi, spille, forbici, penne stilografi­che, appendiabi­ti, teiere e macinapepe, capi d’abbigliame­nto come foulard, cappelli, borse, bracciali, sciarpe e tanto altro ancora.

Per favorire l’affluenza e rafforzare il legame con il territorio, chi vive in provincia di Padova potrà accedere ai tre poli espositivi al prezzo di un euro fino alla fine della mostra, mentre per i turisti l’ingresso agli Eremitani e a Palazzo Zuckermann costa 10 euro (ridotto 8) e quello al Pedrocchi costa 4 euro (ridotto 2,50). Fondata nel 1867 da Pietro Selvatico, la scuola delle arti di Padova è rimasta nell’ex macello neodorico di Giuseppe Jappelli dal 1910 alla sua chiusura (temporanea), avvenuta lo scorso settembre per motivi di sicurezza. «Stiamo celebrando questa ricorrenza in condizioni di sofferenza – dice la preside Annelise Squizzato -. La nostra scuola deve rimanere nella sua sede naturale, ci sentiamo abbandonat­i».

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Agli Eremitani Una delle sale degli Eremitani dedicata alle opere degli ex alunni del Selvatico degli ultimi 150 anni. Le altre opere si trovano a Palazzo Zuckermann e al Pedrocchi

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