Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Uccide in viaggio l’amico che frequentava l’ex moglie
«Ubriaco, è caduto». Ma è una bugia: arrestato in Basilicata. Erano partiti insieme da Boara Pisani
PADOVA Abitava a Boara Pisani (Padova) il polacco di 39 anni Cenak Cezary Lech ucciso venerdì sera attorno alle 22,30 a Ruvo del Monte (Potenza) al termine di una lite per motivi passionali con un romeno di 42 anni.
L’uomo, Adrian Birsanu, domiciliato in Basilicata, è stato arrestato dai carabinieri potentini ieri mattina per l’omicidio volontario del polacco. Partiti insieme dal Padovano in automobile l’altro ieri per un colloquio di lavoro in Basilicata procurato loro da un romeno che sta a Ruvo del Monte, i due stranieri – entrambi manovali - sono arrivati nel piccolo paese nell’entroterra lucano di circa mille anime che si trova ai confini con l’Irpinia. Alla base dell’episodio sfociato nel delitto e nel consequale guente arresto del romeno 42enne ci sarebbe una lite di natura passionale per una presunta relazione di Birsanu con l’ex moglie del polacco. Il diverbio tra il 39enne e l’arrestato per la liaison sentimentale sgradita da Lech sarebbe iniziato già durante il viaggio verso il paesino lucano, per culminare nell’abitazione a Ruvo del Monte del romeno che li ha chiamati in Basilicata con la prospettiva di lavorare.
Qui i tre hanno cenato e bevuto abbondantemente, fatto che invece di sedare gli animi tra Lech e Birsanu li ha evidentemente riscaldati. Così, attorno alle 22,30 dell’altro ieri, dalle parole – sempre più pesanti - i due sono passati ai fatti. C’è stata una colluttazione, al termine della Lech è rimasto esanime al suolo per un violento colpo alla testa.
I militari dell’Arma sono stati chiamati dai due romeni che, in un primo momento, hanno detto che la vittima era morta in seguito ad una caduta accidentale causata dal suo pesante stato di ubriachezza. Le indagini hanno però fatto emergere tutt’altro. La profonda ferita alla nuca riscontrata sul corpo senza vita sarebbe stata inflitta dal 42enne romeno, che si è contraddetto più volte insospettendo i carabinieri ai quali già non tornava la ricostruzione fornita sul decesso del polacco. La presunta arma del delitto, nel caso Lech sia stato ucciso con un corpo contundente, ancora non è stata trovata. Cenak Cezary Lech a Boara Pisani, ultimo lembo di Padova ai confini con la provincia di Rovigo, non era un personaggio conosciuto.
Di lui non si sentiva mai parlare, nessuno lo vedeva nemmeno girare per le vie e i bar del paese. Sconosciuto alle istituzioni e ai concittadini, non era nemmeno un avvezzo frequentatore dei social network. Il manovale infatti non aveva Facebook o altri profili internet. Una vita che non dava nell’occhio, almeno a Boara Pisani.