Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Diocesi e operazione trasparenza Nel bilancio 60 milioni per la carità
PADOVA Consiglieri diocesani, presbiterali e parrocchiali, consultori, vicari foranei, parroci, dipendenti e collaboratori della Curia. Teatro dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio gremito, ieri mattina a Sarmeola di Rubano, per il rapporto 2016 della Diocesi presentato dal vescovo Claudio Cipolla.
L’operazione trasparenza iniziata nel 2015 continua e si arricchisce di nuovi tasselli: accanto ai dati della Diocesi e al rendiconto delle parrocchie, infatti, ci sono anche i dati aggregati di altri enti diocesani come il Movimento apostolico diocesano, il Centro padovano della comunicazione sociale e la Casa del clero. Il risultato è che l’anno scorso la Diocesi ha destinato 40 milioni alla carità, 25 milioni alla solidarietà tra le chiese e quattro milioni a cultura e formazione, ha ridotto sia icc ricavi( da 10,5 milioni a 8,7) e ha registrato una perdita di esercizio di 736 mila euro.
Per quanto riguarda le assegnazioni dell’8 per mille, la Diocesi ha destinato un milione e mezzo a interventi caritativi, 1,7 milioni a esigenze di culto e pastorale e 107 mila euro al restauro di beni culturali; per quanto riguarda le parrocchie, calano le offerte e aumentato le entrate da attività istituzionale.
«È faticoso e impegnativo, ma dobbiamo continuare su questa strada di trasparenza – ha scritto don Cipolla nel rapporto -. La credibilità della Chiesa nel testimoniare e vivere il Vangelo emerge soprattutto da come gestisce i propri beni. Non è questione di immagine, ma riguarda la profondità del nostro essere».