Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Figlio morto: soccorsi tardivi, madre indagata

- Antonio Andreotti

VILLADOSE Un buco di un’ora e mezza, grossomodo dalle 21.30 alle 23, di sabato scorso. Su questo lasso di tempo si appuntano le accuse di omissione di soccorso per la morte di una settimana fa dell’idraulico di Villadose Denis Destro.

Indagate la madre, la 58enne di Villadose D. M. (avvocati Carlo Barotti e Nicola Rigobello) e l’adriese 38enne S. B. (avvocato Anna Osti). Destro, che quella sera era con amici a casa della 38enne adriese, attorno alle 21.30 si sente male. Non nuovo a crisi del genere per la sua epilessia e per le frequentaz­ioni con la cocaina, Destro non perde conoscenza. Spaventata, S.B. chiama la madre di Destro. La donna da Villadose va ad Adria.

Qui, vedendo che il figlio non si riprende, lo accompagna in auto all’ospedale adriese dove il 36enne entra attorno alle 23 e dove muore alle 0.30. Le verifiche dei carabinier­i della Compagnia di Adria, che indagano dopo che la ex moglie di Destro presenta un esposto in Procura, non hanno portato allo scoperta di tracce di droga. L’autopsia di ieri ha evidenziat­o un ingrossame­nto del cuore del 36enne, ma non ha dato una risposta definitiva sulla causa del decesso.

Il 9 febbraio un contraddit­torio sull’autopsia tra i medici legali di Procura, difese e della moglie parte offesa.

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