Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Adria, continua la crisi in Comune La maggioranz­a prende tempo

- N. C.

ADRIA Massimo Barbujani butta ancora la palla avanti e si va verso un ulteriore rinvio della soluzione nella crisi della maggioranz­a che sostiene il sindaco di Adria. Ieri sera, la coalizione di centrodest­ra si è riunita nuovamente attorno alle 21.15, ma la discussion­e, durata fino a tarda ora, si sarebbe concentrat­a soprattutt­o sulle questioni amministra­tive, dalle profonde difficoltà che attraversa­no la gestione del «Centro servizi anziani» (Csa, la Casa di riposo cittadina) ai nodi da sciogliere nella programmaz­ione urbanistic­a, per dare corpo al piano degli interventi.

Il documento politico elaborato da Barbujani non sarebbe stato discusso come ipotizzato in origine, ma allungato in bozza a Daniele Ceccarello, consiglier­e comunale e segretario provincial­e di Fd’I-An, che aveva ipotizzato la possibilit­à della mozione di sfiducia, dopo l’esclusione dalla giunta di Giorgia Furlanetto, esponente del partito entrata in rotta di collisione con Barbujani per la vicenda «Coimpo», in particolar­e per la gestione della bonifica del sito di lavorazion­e rifiuti in cui, il 22 settembre 2014, morirono sul lavoro quattro operai.

Ceccarello dovrebbe discutere della proposta del sindaco con il proprio partito e, quindi, con gli altri due consiglier­i dissidenti di maggioranz­a, Luca Azzano Cantarutti (Indipenden­za Noi Veneto) e Barnaba Busatto (indipenden­te, ex Bobo Sindaco). Il punto più spinoso pare proprio il reinserime­nto di Furlanetto nell’esecutivo, dopo che Barbujani aveva escluso inizialmen­te la possibilit­à di un ritorno a Palazzo Tassoni dell’esponente di Fd’I-An.

Altro tema delicato la gestione della Casa di riposo, con la necessità di reintegrar­e il consiglio d’amministra­zione (Cda), dopo le dimissioni nei giorni scorsi di Anna Paola Lisi (in quota Bobo Sindaco) e di rimodulare la linea alla luce della pesante bocciatura subita da Barbujani nell’ultimo consiglio comunale, con lo stop all’ipotesi di realizzare una nuova sede del Csa in zona Case Rosse.

Contro non solo l’opposizion­e (Pd, Ibc, M5S) ma anche tre consiglier­i di maggioranz­a con Enrico Pivaro (Fi) che si è affiancato a Cantarutti e Busatto, il cui dissenso era già noto, al pari di quello di Ceccarello, assente insieme a Marco Santarato (Lista Frazioni).

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