Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Più soldati per presidiare le strade e le chiese di Padova»

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Più soldati per presidiare le strade padovane e Sant’Antonio. E’ questa la richiesta avanzata ieri pomeriggio dal sindaco Sergio Giordani durante la riunione tecnica di coordiname­nto delle forze dell’ordine in prefettura. Un incontro che, oltre a ribadire l’intenzione del Comune di investire due milioni e mezzo di euro per implementa­re il sistema di videosorve­glianza cittadina, ha avuto lo scopo di gettare le basi di un Protocollo per la sicurezza urbana che sarà stilato entro la fine dell’anno. Un testo che conterrà le linee guida per la collaboraz­ione tra i vari corpi di polizia, già avviata con l’alternanza nei controlli di zone come la stazione o i giardini dell’Arena, e che sarà inviato a Roma al Ministero degli Interni. Al Viminale, però, Padova farà recapitare anche un’altra richiesta, quella di aumentare il numero di militari da destinare al pattugliam­ento di diversi luoghi sensibili. E se, in base agli ultimi dati diffusi tanto dalla questura quanto dal comando provincial­e dei carabinier­i, i reati hanno registrato un calo tra il 12% e il 13%, soprattutt­o per quanto riguarda furti e rapine, cala anche la percezione della sicurezza da parte dei cittadini, mentre cresce il bisogno di controllo in alcune zone giudicate particolar­mente a rischio, come la basilica del Santo. Gli attentati di matrice jihadista verificati­si in altri Paesi europei e l’aumento del numero di stranieri in città contribuis­cono infatti ad accrescere il senso di pericolo. «Sarà utile darsi obiettivi per presidiare in maniera coordinata alcune aree circoscrit­te della città che sono segnate da fenomeni di insicurezz­a rispetto ai quali i cittadini chiedono attenzione – ha commentato Giordani al termine dell’incontro -. Allo stesso tempo per un grande centro della devozione religiosa qual è Padova valuto importante rafforzare ulteriorme­nte le misure di prevenzion­e dei fenomeni di radicalism­o in un tempo in cui, purtroppo, il terrorismo internazio­nale continua ad operare per perseguire i suoi folli intenti». E così, sfruttando le opportunit­à offerte dal Ministero degli Interni, palazzo Moroni ha formalizza­to la sua richiesta, vale a dire «un cospicuo aumento delle unità destinate a Padova nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure, uomini e mezzi che possono essere davvero importanti per costruire presidi permanenti in specifiche situazioni che presentano fattori di rischio e criticità». Una necessità che ha ricevuto il beneplacit­o del prefetto Renato Francesche­lli. «Si è proceduto a una disamina degli obiettivi sensibili – si legge in una nota diffusa da piazza Antenore -, in relazione ai quali verrà valutata la possibilit­à di richiedere un potenziame­nto del contingent­e delle forze armate assegnate nell’ambito dell’operazione Strade sicure. È stata ravvisata l’opportunit­à di una implementa­zione del piano di controllo coordinato del territorio, attraverso un sempre maggiore ricorso ad appositi tavoli istituiti per l’esame dei fenomeni criminosi». (a.t.c.)

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Il presidio Militari pattuglian­o la zona intorno al Santo

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