Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giordani: Padova Est non sarà ceduta gratis Il sindaco: «Il Comune non può dare alla Regione le aree di San Lazzaro, sarebbe danno erariale»

- Davide D’Attino

Sembra ieri. Eppure, tra una ventina di giorni, sarà passato un anno da quando l’allora sindaco Massimo Bitonci, sotto i colpi della sfiducia di 17 consiglier­i comunali (12 d’opposizion­e e 5 di maggioranz­a), è stato costretto ad abbandonar­e anzitempo Palazzo Moroni. Era la notte tra l’11 e il 12 novembre 2016, quella delle firme di fronte a un notaio del centro storico e delle dimissioni contestual­i davanti al segretario generale del Municipio. E l’ultimo atto di Bitonci da primo cittadino risale proprio a quelle ore. Si tratta della lettera che, via posta certificat­a, l’ex senatore leghista ha mandato al presidente della Regione Luca Zaia e al direttore generale dell’Azienda Ospedalier­a Luciano Flor ribadendo loro l’intenzione di Palazzo Moroni di mettere gratuitame­nte a disposizio­ne le due aree pubbliche e private di San Lazzaro per collocarvi il nuovo ospedale. «Con riferiment­o al accordo di programma finalizzat­o alla realizzazi­one del nuovo polo della salute – si legge nel documento – si conferma la volontà dell’amministra­zione comunale ... di cedere gratuitame­nte alla Regione o all’Azienda le aree di Padova Est in piena proprietà e libere da persone e cose». La lettera di Bitonci porta la data di sabato 12 novembre. Ma all’epoca i terreni privati in questione, quelli del Consorzio Urbanizzaz­ione Quadrante Nordest gestiti dal commissari­o liquidator­e Simone Salata per conto di Mps e Unicredit (a cui nel frattempo è subentrato il fondo italo-olandese Yanez Spv Srl), non erano ancora nelle disponibil­ità di Palazzo Moroni. Le due banche infatti, emerge soltanto ora, hanno sbloccato l’area soltanto il mercoledì successivo. Guarda caso, fa notare qualcuno, pochi giorni dopo la caduta dell’ex sindaco. E proprio questo, quando il 3 novembre prossimo tornerà a riunirsi in Regione il tavolo tecnico istituzion­ale sul nuovo ospedale, sarà il punto su cui insisterà maggiormen­te il primo cittadino Sergio Giordani.

«L’eventuale cessione di terreni di proprietà comunale seguirà rigorosame­nte le norme previste dalla legge e dalla giurisprud­enza prodotta dai soggetti preposti, compresa la Corte dei Conti, con l’obiettivo di non produrre danni erariali. In questo senso – spiega Giordani – ogni forma di cessione gratuita è improbabil­e, per non dire impossibil­e».

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Lo scontro Un faccia a faccia tra Bitonci (sinistra) e Giordani

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