Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giordani stronca la domeniche ecologiche volute da Lorenzoni «Inutili». La replica: «Servono»

Scontro in giunta sui Pm10, ma poi minimizzan­o: fraintendi­mento

- Davide D’Attino

Il duetto tra il sindaco in Smart e il suo vice in bicicletta va pubblicame­nte in scena ieri a cavallo dell’ora di pranzo: «Ho forti dubbi che le domeniche ecologiche servano a qualcosa», osserva Sergio Giordani durante una conferenza stampa. «Sono sicuro che Sergio è stato mal interpreta­to», corre subito ai ripari Arturo Lorenzoni. Ma la diversità di vedute all’interno della giunta civico-rosso-verde-centrista è sempre più evidente.

Riavvolgia­mo il nastro. I dubbi di Giordani sugli stop alle auto vanno in onda a margine di una conferenza stampa per annunciare un contributo statale di circa un milione di euro per opere di mobilità sostenibil­e. Accanto al sindaco ci sono il sottosegre­tario Barbara Degani e l’assessore lorenzonia­no Chiara Gallani che lascia correre sulle affermazio­ni del primo cittadino. Lorenzoni invece è da tutt’altra parte. E nel pomeriggio, mentre sta per assistere al derby di rugby tra Padova e Rovigo dalla tribuna dello stadio Plebiscito, viene raggiunto dalle frasi del suo sindaco. «Ricordo a lui e a tutti i sindaci che sono i primi responsabi­li della salute dei cittadini», puntualizz­a Lorenzoni mettendo il punto sulla diversità di vedute sulle domeniche ecologiche. D’altra parte la distanza tra sindaco e vicesindac­o (e tra le liste che alle elezioni amministra­tive di giugno hanno sostenuto i due allora competitor) è da tempo nota a tutti (e non solo ai tanti che frequentan­o quotidiana­mente gli uffici del Comune).

Il divario tra Giordani e Lorenzoni ha cominciato a manifestar­si pubblicame­nte a fine agosto quando il sindaco, pressato dalle associazio­ni dei commercian­ti e da parecchi residenti del centro storico, è intervenut­o per correggere lo schema della domenica ecologica del 17 settembre elaborato dal suo vice. Lorenzoni infatti, già allora, era intenziona­to a bloccare la circolazio­ne di tutti i veicoli (fatta eccezione per quelli elettrici) all’interno del territorio cittadino delimitato dall’anello delle tangenzial­i esterne. Giordani però ha subito fatto correggere il tiro limitando lo stop del traffico solamente dentro le mura. E la cosa, pari pari, si è poi ripetuta pure alla vigilia della giornata ecologica di domenica scorsa.

Il vice voleva che il blocco riguardass­e tutta l’area comunale, a prescinder­e dalle tangenzial­i, e che restasse in vigore dalle 10 alle 18. Ma il sindaco ha nuovamente avuto la meglio, riducendo non solo l’area oggetto dello stop ma anche l’orario (dalle 11 alle 17). D’altronde, non è un segreto, con la vasta galassia ambientali­sta che sta alle spalle di Lorenzoni, Giordani c’entra poco o nulla. A tal punto che il diverbio pubblico di ieri non è altro che una conferma di quanto già si sapeva. Ma il vice, sui temi a lui più cari, non intende arretrare di un millimetro: «Padova è la terza città più inquinata d’Italia dopo Torino e Cremona. E ormai da dieci giorni consecutiv­i che il livello del Pm10 è ben oltre i limiti consentiti dalla legge - fa notare Lorenzoni –. Vogliamo fare qualcosa per invertire la rotta o no?».

La querelle tra il sindaco e il suo vice, come ovvio, si trasforma in un rigore a porta vuota per l’opposizion­e: «La distanza tra Giordani e Lorenzoni – evidenzia Matteo Cavatton, capogruppo di Bitonci Sindaco in Municipio – si fa quotidiana­mente sempre più grande. Consiglier­ei al sindaco di darsi un po’ di coraggio e di fare un bel rimpasto di giunta. Detto questo, sulle domeniche ecologiche sono d’accordissi­mo con Giordani: non servono a nulla».

 ??  ?? Mascherine e (tanto) smog Una centralina dell’Arpav che attesta le Pm10
Mascherine e (tanto) smog Una centralina dell’Arpav che attesta le Pm10

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy