Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Dall’economia alla medicina, tutte le sfide
Economia e Scienze giuridiche: il ritorno dell’occupazione, le nuove opportunità «green», l’evoluzione degli avvocati d’impresa, le start up dell’innovazione E il lavoro di bancario e consulente finanziario che ha cambiato fisionomia
Guardare al mondo che cambia, ma tenendo sempre gli occhi fissi sul territorio. È il filo che lega i molti incontri che UniVerò dedicherà alle professioni degli ambiti economici e giuridici. Il primo appuntamento sarà martedì 24, a partire dalle 9 all’aula 6 del polo di Santa Marta con un focus sulla Green Economy, dal titolo «La sfida delle professioni emergenti». Ne parlerà davanti agli studenti (e a tutti gli interessati) Federico Testa, già docente dell’ateneo scaligero, e presidente di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, particolarmente attenta alla ricerca e allo sviluppo di fonti di energie rinnovabili. Modererà Katy Mandurino, giornalista del Sole 24ore.
Già nel corso della prima giornata della rassegna si entrerà nel vivo della «questione Nord Est». Alle 14, in aula 11, sarà l’economista Stefano Micelli a presentare gli ultimi dati economici dell’area delle Tre Venezie. Con qualche speranza. «L’attuale quadro economico - spiega Micelli - sembra finalmente volgere al meglio, anche se rimangono alcune criticità. La buona notizia è la crescita del Pil, trainato dal manifatturiero. Bene anche il trend delle imprese che hanno ricominciato a reinvestire nell’ambito di Industria 4.0. Ma la vera novità è rappresentata dalla domanda interna, che finalmente riprende quota. Per quanto riguarda il lavoro, c’è da annotare l’aumento generale dell’occupazione, ma allo stesso tempo ci sono alcuni fenomeni preoccupanti. Su tutti la divaricazione nell’efficienza tra le diverse imprese. E se i giovani hanno ora più speranza di trovare lavoro, allo stesso tempo, prosegue il drenaggio dei laureati».
Il focus sarà seguito da una tavola rotonda, condotta dal vicedirettore del Corriere Veneto Massimo Mamoli, con Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, Mario Zen, dirigente centro materiali e microsistemi della fondazione Bruno Kessler e Davide Zorzi, presidente dei giovani Imprenditori di Verona.Alle 17 la discussione si sposterà sul futuro della Valpolicella, terra che ha visto un boom negli ultimi anni, per quanto riguarda il settore agroalimentare, trainato dalle grandi case vitivinicole. Ne parleranno, in aula 9, Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, Elisa Ferrarini, consigliere comunale a Fumane, Gianmaria Tommasi, presidente Valpolicella Benaco Banca e Giovanni Viviani, sindaco di Marano di Valpolicella. Modererà l’incontro Marzio Breda, firma del Corriere della Sera.
Riservato ai giuristi, l’appuntamento di mercoledì 25 (nell’aula magna del dipartimento di via Montanari) con le prospettive per i professionisti legali che diventano consulenti. Dialogheranno Paolo Maria Di Leonardo, general counsel del gruppo Carige ed Elena Bonanni, caporedattore di Top Legal. «Cercheremo di offrire un punto di vista sulle carriere di avvocato d’impresa, libero professionista o giurista d’impresa - afferma Michael Di Palma, direttore di Top Legal - essenziali alla vita economica del Paese. Sono figure che si inseriscono anche in quella che è l’evoluzione del classico studio legale, che sta assumendo sempre di più una dimensione imprenditoriale».
Seguirà, alle 14, un approfondimento dedicato alle banche e al mestiere di consulente finanziario. Interverranno, nell’aula 6 di Santa Marta, Stefano Barone, commercialista di Belluzzo&Partners, Bruno Politelli HR manager per il Nordest di UniCredit, Monica Cristanelli, responsabile del coordinamento territoriale prodotti e segmenti di Intesa Sanpaolo e Sabina Leoni, responsabile del settore sviluppo e formazione per Banco BPM.
Giovedì 26, consigli per i fondatori di nuove imprese (alle 11, nell’aula 10 di Santa Marta): ne parleranno Marco Morandini di Faberest, alberto Palazzin di Conself, Davide Sorrentino di Partner Digital Magics e Gianni Potti di Fondazione Comunica.«Il messaggio da far passare - anticipa Potti - è che serve una politica a favore delle start up: servono sostegni non solo finanziari, penso ad iniziative di mentoring, incentrate sulla formazione. Avere coraggio di iniziare qualcosa di nuovo è importante nell’era dell’open innovation: anche se l’impresa neonata non ce la fa, le conoscenze rimangono e possono aprire nuove strade».
Gianni Potti Alle start up serve sostegno: non solo finanziamenti ma anche mentoring e formazione