Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nuova legge elettorale: cosa accadrà Pd al Crivellari-bis, centrodestra derby Modenesi-Simoni e rebus Amidei
La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge (ora al Senato) sulla legge elettorale. Si tratta di un sistema misto proporzionale e maggioritario: elezione di un terzo dei parlamentari in collegi uninominali (un solo candidato per partito o per coalizione, il più votato viene eletto) e due terzi con sistema proporzionale di lista. Sia alla Camera che al Senato una soglia di sbarramento del 3% per i partiti che si presentano da soli. I partiti, o le nuove formazioni, che non sono in parlamento o che non hanno un proprio gruppo, per candidarsi dovranno raccogliere per le prossime elezioni 750 firme. Particolare curioso (che ero restio a far presente per evitare una «processione laica» di elettori in studio) solo per questa tornata gli avvocati cassazionisti potranno autenticare le firme per le liste elettorali. Nella nostra provincia pare che il collegio uninominale per la Camera riguardi tutto il Polesine, idem per il Senato con l’aggiunta di Este, Monselice e forse altre città della Bassa Padovana. Ritengo che il Pd riconosca che merita la ricandidatura Diego Crivellari. La coalizione di centrodestra dovrebbe presentare un esponente di Forza Italia, ma dopo la recente minirivoluzione interna con l’uscita del senatore Bartolomeo Amidei è più arduo ipotizzare il candidato. A mio avviso hanno buone chance i due vicecoordinatori recentemente nominati dal nuovo commissario Piergiorgio Cortellazzo: il sindaco di Fiesso Umbertiano Luigi Modenesi e Federico Simoni vicesindaco di Adria. Amidei però mi dice di non aver deciso di fare il Cincinnato, per cui potrebbe essere — non si sa con quale raggruppamento — un avversario scomodo per il suo ex partito. Come al solito il candidato dei Cinquestelle sarà noto in extremis e, al Senato, è prevedibile che i candidati non siano polesani.