Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ecco la squadra che andrà a trattare a Roma
Detto che le trattative saranno estenuanti (si parla di anni, per intendersi), che a seconda della materia trattata saranno coinvolti di volta in volta esperti diversi e che non si può pensare di scendere a Roma con un esercito di 50 persone, in pullman, da chi sarà composta la delegazione che accompagnerà Zaia nella capitale per strappare allo Stato «nuove e più ampie forme di autonomia»? In una delle tre delibere approvate ieri l’argomento è appena sfiorato, rinviato a «un successivo provvedimento del Presidente ». Ma alcuni nomi già circolano a Palazzo Balbi. A cominciare da quelli, certi, di due noti costituzionalisti dell’università di Padova: Luca Antonini e Mario Bertolissi. Con loro, a comporre il board tecnico che già da un anno sta affiancando Zaia nella partita autonomista, c’è Carlo Buratti, ordinario di Scienze delle finanze pure al Bo di Padova. Per l’Anci è probabile che sia chiamata la presidente Maria Rosa Pavanello, per l’Upi lo sarà certamente Achille Variati (entrambi hanno chiesto di essere della partita anche durante la recente assemblea Anci a Vicenza, presente Zaia). Tra i tecnici della Regione è sicuro il coinvolgimento del segretario della Programmazione Ilaria Bramezza e di Maurizio Gasparin, il dirigente che ha costruito dal niente la macchina referendaria e già coordina il gruppo di lavoro di Palazzo Balbi. Da Belluno sale la richiesta di far entrare nella squadra anche il presidente della Provincia dolomitica Roberto Padrin, così da trattare insieme i due dossier autonomistici ma qui si vedrà, Zaia non sembra molto propenso all’idea di mischiare le due partite. (ma. bo.)