Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La Regione chiede poteri sulla laguna di Venezia
Chi gestisce la laguna, controllerà anche il Mose. Ed è affollata la schiera di pretendenti: Consorzio Venezia Nuova/Thetis, il Provveditorato che con la nuova presidenza di Roberto Linetti ha ritrovato vigore e autorevolezza nella gestione della salvaguardia, la Città Metropolitana che le competenze le ha già e manca solo l’ultimo miglio del decreto attuativo. E si è accodata anche Regione, che è entrata lunedì dalla porta del disegno di legge sull’autonomia approvato lunedì mattina in giunta dopo il referendum. Tra i 56 articoli ce n’è uno, il 29, che rivendica la gestione del demanio marittimo; della costruzione bonifica e manutenzione dei porti; della difesa delle coste. E della salvaguardia di Venezia. Tutte funzioni dell’ex Magistrato, abolito dopo la scandalo Mose. Il disegno di legge approvato ieri in realtà è lo stesso che la giunta Zaia aveva già validato a marzo del 2016, dunque è da un po’ che Palazzo Balbi accarezza l’idea. Ma per legge le competenze sono della Città Metropolitana, ente non troppo caro alla Regione: nell’agosto 2014, su proposta del deputato Pd Andrea Martella, i poteri furono trasferiti e la 114 è legge. La mossa di Zaia è un sintomo di neocentralismo regionale? Il sindaco Luigi Brugnaro schiva la polemica ma le competenze sono una partita che sta trattando con Palazzo Chigi: «Abbiamo parlato di tutto col presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, anche dei poteri dell’ex Magistrato alle Acque». Il decreto attuativo è alla firma e sarà uno dei temi all’ordine del giorno del Comitatone del 7 novembre. La Regione smorza la polemica. «La legge c’è ma manca il decreto attuativo e c’è sempre il tema dell’operatività e delle risorse - nota l’assessore allo Sviluppo Roberto Marcato Noi chiediamo queste competenze per essere più efficaci. E poi lo declineremo in accordo con la Città metropolitana, con la quale stiamo lavorando a strettissimo contatto su Porto Marghera. Nessuna volontà di scippare competenze». (mo.zi.)