Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Poliziotti dormivano in turno, pene ridotte
Sedici dei 22 agenti della questura di Rovigo condannati in via definitiva nel novembre 2015 a vario titolo per truffa aggravata e falso hanno fatto ricorso straordinario, ottenendo nei giorni scorsi parziale riduzione delle pene loro inflitte. La Suprema Corte ha accolto i ricorsi per la parte riguardante la mancata dichiarazione della prescrizione del reato. Alcuni di loro sono andati a lavorare altrove, altri sono in servizio a Rovigo con diverse mansioni.
Dopo la recente decisione della Corte di Cassazione: Tiziano Sasso scende da 1 anno e otto mesi a un anno, 3 mesi e 10 giorni di reclusione; Francesco Zambolin scende da 2 anni e 7 mesi a 2 anni, un mese e 20 giorni; Fabrizio Benetti passa da un anno e 20 giorni a 10 mesi e 10 giorni; Alessandro Trivellato da 1 anno, 3 mesi e 5 giorni scende a 10 mesi e 15 giorni; Stefano Rezzadore da 21 mesi e 15 giorni scende a un anno e quattro mesi; Michele De Gennaro da un anno e 25 giorni cala a nove mesi e 10 giorni; Dimitri Toniato da 1 anno, 10 mesi e 20 giorni si ritrova ad un anno e quattro mesi; Sandro Gallinaro da un anno e mezzo scende ad un anno e due mesi; Giovanni Leo da 10 mesi va a nove mesi e cinque giorni; Davide Belluco da 19 mesi e 20 giorni scende a un anno e due mesi; Barbara Barotti da un anno va a otto mesi e 20 giorni; Lorenzo Abatescianni da un anno e 15 giorni cala a 11 mesi e 10 giorni; Luigi Zerbinati da 11 mesi e 10 giorni si ritrova a otto mesi e 20 giorni; Paolo Rosso da 11 mesi e 15 giorni scende a otto mesi e 20 giorni; Graziano Barbierato da un anno scende a otto mesi e 20 giorni; Matteo Equisetto da 16 mesi a un anno e 20 giorni.
Il caso scoppiò nell’aprile 2008, con gli avvisi di garanzia di chiusura indagini per fatti che vanno dal 3 gennaio al 5 marzo di nove anni fa. I poliziotti, durante le indagini della Squadra Mobile all’epoca diretta da Leo Sciamanna, furono pescati (utilizzando intercettazioni ambientali) dentro le Volanti in comportamenti illeciti durante i turni notturni di pattugliamento, da mezzanotte alle 7. Ad esempio si appartavano per dormire durante il servizio o frequentavano bar fuori zona di competenza.
Nel processo di primo grado, chiuso nell’ottobre 2011 a Rovigo con 22 condanne a vario titolo e un’assoluzione, emersero vari episodi. Ad esempio un intervento di richiesta di controllo su un treno notturno per un passeggero molesto. Un intervento che la notte del 22 gennaio 2008 non venne eseguito perché i due agenti delle Volanti arrivarono in ritardo. Il tutto testimoniato dalle intercettazioni ambientali con Gps sulle Pantere, elemento fondamentale dell’accusa.