Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Processo spostato dalle aule alla Tv su consiglio dei legali»

-

Debora che non si difende mai e tace per un anno e mezzo davanti agli inquirenti e ai due giudici (per le indagini preliminar­i e dell’udienza preliminar­e) che le chiedono se abbia qualcosa da dire. Debora che invece sposta l’attenzione della vicenda da un’aula giudiziari­a (dove il processo si è celebrato a porte chiuse per la scelta del rito abbreviato) all’agone delle trasmissio­ni televisive del pomeriggio. E lo fa «in un’unica occasione, su suggerimen­to della difesa» quando il 16 gennaio 2017 scrive una lettera «indirizzat­a alla conduttric­e televisiva Barbara D’Urso, pervenuta a quest’ultima a febbraio 2017 e acquisita agli atti dopo che era stata trasmessa in onda nel corso di una trasmissio­ne dell’11 maggio». Siamo a pagina 172 delle motivazion­i della sentenza di condanna e il gup Tecla Cesaro mette nero su bianco l’unico tentativo di Debora di smarcament­o diretto dalle accuse di omicidio e soppressio­ne di cadavere. Un tentativo «su consiglio della difesa» giocato in diretta televisiva nel programma Pomeriggio Cinque. «Lettere nella quale Debora si proclama innocente, prende le distanze dal fratello Freddy che accusa di essere colpevole insieme a Manuela Cacco; chiede peraltro scusa alla famiglia di Isabella». In tv e non all’interno di un’aula di tribunale o nel chiuso dell’ufficio del pm Giorgio Falcone. (n.m.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy