Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Derby al Citta, Venezia ko
Serie B Al Tombolato i lagunari si devono arrendere alla verve di un Cittadella intenso e lucido. Il turn-over di Inzaghi non paga: addio primato. Decide tutto un guizzo di Litteri
Il turnover, no, non funziona. E non tanto per il risultato, che premia il Cittadella e punisce la già ex capolista con la prima sconfitta lontano dal Penzo.
Piuttosto per la netta impressione che emerge dal Tombolato che la rosa arancioneroverde, almeno in certi ruoli, non offra garanzie nei sostituti rispetto ai presunti titolari. E così, nel 2-1 che matura al Tombolato in una serata convulsa e che offre uno spettacolo più che degno davanti a oltre cinquemila spettatori, c’è un po’ di tutto. Ansia, lotta, giocate d’alta scuola, intensità ed episodi emozionanti. Che sorridono a Roberto Venturato, ancora una volta bravo nel giocare al rischiatutto e a ruotare le pedine ottenendo il massimo dai suoi. La sentenza scritta nel martedì sera dice sostanzialmente due cose: la prima è che con Iori in campo il Cittadella sale di livello (eccome se sale...), la seconda è che la bagarre in serie B è totale, con verdetti che vengono ribaltati settimana dopo settimana. Stavolta Inzaghi fa turnover sul serio. Fuori Andelkovic, Bentivoglio, Garofalo, Zigoni e Marsura; dentro Bruscagin, Stulac, Del Grosso, Geijo e Moreo. I risultati, però, non sono quelli sperati. Bruscagin sfiora l’autogol all’11’ e sbaglia diverse marcature, con posizionamenti che mandano in tilt l’intero reparto. Il primo gol granata è un concorso di colpa solo apparentemente da attribuire a Zampano, che viene sovrastato da Strizzolo, ma con la difesa a tre concettualmente non può essere l’esterno a marcare una delle due punte avversarie.
Il gol che sblocca lo stallo ha il potere di far uscire dal suo bunker pure il Venezia, che molla gli ormeggi. E pareggia al 42’, con una punizione di Stulac che piega le mani ad Alfonso, nell’occasione più che colpevole. E dire che il copione pareva lo stesso delle ultime partite. Il Cittadella è praticamente quello atteso alla vigilia, capitan Iori ce la fa e il provino sostenuto in mattinata dà esito positivo. Il resto è più o meno l’undici annunciato alla vigilia. I granata, scottati dalle due sconfitte consecutive delle ultime due partite contro Cremonese e Bari, sembrano più sciolti sotto l’ala protettrice del capitano. Il migliore, gol a parte, è però Strizzolo: movimenti perfetti, assist, controllo di palla e pure cross pericolosissimi. Il meglio del repertorio dell’ex centravanti del Pordenone, che mostra di essere in forma e dà ragione a Venturato che gli dà fiducia. Inzaghi, rispetto alla vittoria sull’Empoli e in vista del big -match con il Frosinone, rivoluziona la squadra negli uomini ma non nelle cadenze e nell’atteggiamento.
Prudente, certo, ma pronto a colpire non appena la partita e le situazioni lo permettono. Eppure nella ripresa il Cittadella continua a spingere, determinato e intenso, preme sull’acceleratore e strappa. Quel tanto che basta per ottenere il vantaggio in un pauroso mischione al 20’: colpo di testa di Varnier, Audero smanaccia sulla traversa e sulla ribattuta Litteri mette dentro. Il Venezia prova a reagire, Inzaghi si gioca la carta Marsura per Bruscagin e poi sganciando l’ultima punta (Zigoni) a dieci minuti dalla fine. I risultati ottenuti, però, non sono quelli attesi. Pinato prende un palo di testa, Alfonso fa il fenomeno due volte e riscatta l’errore su Stulac. Il Venezia scorna e carica ma il gol non c’è. E stavolta gode Venturato.