Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Derby al Citta, Venezia ko

Serie B Al Tombolato i lagunari si devono arrendere alla verve di un Cittadella intenso e lucido. Il turn-over di Inzaghi non paga: addio primato. Decide tutto un guizzo di Litteri

- Dimitri Canello

Il turnover, no, non funziona. E non tanto per il risultato, che premia il Cittadella e punisce la già ex capolista con la prima sconfitta lontano dal Penzo.

Piuttosto per la netta impression­e che emerge dal Tombolato che la rosa arancioner­overde, almeno in certi ruoli, non offra garanzie nei sostituti rispetto ai presunti titolari. E così, nel 2-1 che matura al Tombolato in una serata convulsa e che offre uno spettacolo più che degno davanti a oltre cinquemila spettatori, c’è un po’ di tutto. Ansia, lotta, giocate d’alta scuola, intensità ed episodi emozionant­i. Che sorridono a Roberto Venturato, ancora una volta bravo nel giocare al rischiatut­to e a ruotare le pedine ottenendo il massimo dai suoi. La sentenza scritta nel martedì sera dice sostanzial­mente due cose: la prima è che con Iori in campo il Cittadella sale di livello (eccome se sale...), la seconda è che la bagarre in serie B è totale, con verdetti che vengono ribaltati settimana dopo settimana. Stavolta Inzaghi fa turnover sul serio. Fuori Andelkovic, Bentivogli­o, Garofalo, Zigoni e Marsura; dentro Bruscagin, Stulac, Del Grosso, Geijo e Moreo. I risultati, però, non sono quelli sperati. Bruscagin sfiora l’autogol all’11’ e sbaglia diverse marcature, con posizionam­enti che mandano in tilt l’intero reparto. Il primo gol granata è un concorso di colpa solo apparentem­ente da attribuire a Zampano, che viene sovrastato da Strizzolo, ma con la difesa a tre concettual­mente non può essere l’esterno a marcare una delle due punte avversarie.

Il gol che sblocca lo stallo ha il potere di far uscire dal suo bunker pure il Venezia, che molla gli ormeggi. E pareggia al 42’, con una punizione di Stulac che piega le mani ad Alfonso, nell’occasione più che colpevole. E dire che il copione pareva lo stesso delle ultime partite. Il Cittadella è praticamen­te quello atteso alla vigilia, capitan Iori ce la fa e il provino sostenuto in mattinata dà esito positivo. Il resto è più o meno l’undici annunciato alla vigilia. I granata, scottati dalle due sconfitte consecutiv­e delle ultime due partite contro Cremonese e Bari, sembrano più sciolti sotto l’ala protettric­e del capitano. Il migliore, gol a parte, è però Strizzolo: movimenti perfetti, assist, controllo di palla e pure cross pericolosi­ssimi. Il meglio del repertorio dell’ex centravant­i del Pordenone, che mostra di essere in forma e dà ragione a Venturato che gli dà fiducia. Inzaghi, rispetto alla vittoria sull’Empoli e in vista del big -match con il Frosinone, rivoluzion­a la squadra negli uomini ma non nelle cadenze e nell’atteggiame­nto.

Prudente, certo, ma pronto a colpire non appena la partita e le situazioni lo permettono. Eppure nella ripresa il Cittadella continua a spingere, determinat­o e intenso, preme sull’accelerato­re e strappa. Quel tanto che basta per ottenere il vantaggio in un pauroso mischione al 20’: colpo di testa di Varnier, Audero smanaccia sulla traversa e sulla ribattuta Litteri mette dentro. Il Venezia prova a reagire, Inzaghi si gioca la carta Marsura per Bruscagin e poi sganciando l’ultima punta (Zigoni) a dieci minuti dalla fine. I risultati ottenuti, però, non sono quelli attesi. Pinato prende un palo di testa, Alfonso fa il fenomeno due volte e riscatta l’errore su Stulac. Il Venezia scorna e carica ma il gol non c’è. E stavolta gode Venturato.

 ?? (Lapresse) ?? Al Tombolato Il gol di Strizzolo che ha aperto le danze nel derby: seguiranno le reti di Stulac e Litteri
(Lapresse) Al Tombolato Il gol di Strizzolo che ha aperto le danze nel derby: seguiranno le reti di Stulac e Litteri

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