Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fioriere in cemento anti attentati
Misure al Santo per il rischio terrorismo, piloni automatici in centro Il Comune chiede a Minniti più soldati per l’operazione «Strade sicure»
L’allerta terrorismo, dopo che qualche giorno fa i miliziani dell’Isis hanno perso il controllo della città siriana di Raqqa, è salita ulteriormente di livello. In Europa. In Italia. E pure a Padova. Tanto che, nel corso di una recente riunione del Cosp (il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica), il prefetto Renato Franceschelli, il questore Gianfranco Bernabei e i vertici di Carabinieri e Guardia di Finanza hanno concordato con il sindaco Sergio Giordani e il comandante della Polizia Municipale Lorenzo Fontolan alcune misure straordinarie di difesa per prevenire eventuali attacchi terroristici.
Sullo stile, per intenderci, di quello che il 17 agosto scorso, attraverso un furgone lanciato a folle velocità sulla Rambla di Barcellona, ha provocato la morte di 16 persone. Un attentato, quello che ha colpito la capitale catalana, del tutto simile a quello che un anno prima, era il 16 luglio 2016, aveva preso di mira Nizza, dove un camion aveva investito la folla lungo la Promenade des Anglais, facendo 86 vittime. Tornando però alla riunione del Cosp citata sopra, si è deciso di proteggere alcuni siti ritenuti sensibili all’ombra del Santo tramite l’installazione di alcuni manufatti mobili, come ad esempio fioriere o piloncini a scomparsa o catene in acciaio rinforzato, destinati appunto a fronteggiare possibili atti terroristici compiuti con l’utilizzo di macchine, furgoni o camion. I manufatti in questione, a spese di Palazzo Moroni, saranno a breve collocati: in piazza Garibaldi, all’imbocco del Listòn; in via Umberto I, all’altezza dell’incrocio con via Memmo provenendo da Prato della Valle; in via Rudena, all’angolo con riviera Businello; tra via Roma e via XX Settembre, all’inizio della zona pedonale; e in via Porciglia, all’ingresso di piazza Eremitani.
Inoltre, si stanno studiando ulteriori misure di protezione per: via Belludi, ai piedi della Basilica di Sant’Antonio; corso del Popolo, di fronte alla Stazione; e le Piazze del centro storico.
«E’ bene chiarire subito – fa sapere il sindaco Giordani – che non esiste nessun particolare allarmismo per la nostra città e che quindi non va alimentata nessuna esagerata preoccupazione. Tuttavia è giusto operare per garantire la massima serenità a chi abita a Padova e a chi la frequenta per motivi di lavoro, di studio e di turismo. Quelle decise in accordo con il prefetto Franceschelli e i vertici delle forze dell’ordine – sottolinea il primo cittadino – sono misure preventive dovute al necessario principio di prudenza. E, come amministrazione comunale, metteremo in atto nei tempi più celeri gli interventi che ci sono stati richiesti».
Ieri intanto, come promesso la scorsa settimana, Giordani ha inviato una lettera al ministro dell’Interno Marco Minniti, domandando l’implementazione dell’operazione Strade Sicure con l’invio a Padova di ulteriori uomini dell’Esercito.