Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fatture false e truffe all’Iva Maxi sequestro a Cittadella
Il meccanismo era piuttosto complicato: uno dei due imprenditori, specializzato in operazioni di smantellamento, emetteva finte fatture all’altro (attivo nel settore dei capannoni industriali) per lavori mai eseguiti o svolti da altri dipendenti del cantiere; quindi, dopo varie movimentazioni bancarie, la somma ritornava indietro e il giro ripartiva. Le indagini svolte dai carabinieri di Cittadella e coordinate dalla procura sono durate oltre un anno e hanno permesso alla Guardia di Finanza di sequestrare denaro, titoli, autovetture e immobili per un totale di 665 mila euro, corrispondente al risparmio in termini di Iva e Irpef a fronte di fatture false per 1 milione 138 mila euro emesse dal 2012 al 2016. La denuncia è scattata sia per la presunta «cartiera», Daniel Rambaldo di Curtarolo, sia per l’intestatario delle fatture, Giovanni Torresin di Cittadella. In mezzo però c’erano anche dipendenti, amici e parenti, che contribuivano al raggiro con bonifici, assegni e ricariche di carte prepagate: tra gli anelli della catena c’è anche una società intestata a una ballerina di lap dance con sede a Roma, che prelevava il denaro e lo restituiva all’utilizzatore delle fatture false. Oltre ai due imprenditori, denunciate tre persone per concorso in emissione e utilizzo di fatture false; una sesta denuncia riguarda una donna macedone residente nel Padovano che riceveva parte del denaro sul suo conto, accusata di riciclaggio.
Prelievi Società intestata a una ballerina