Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Terrorismo, controlli sui tir diretti in città
Padova presidiata dalle forze dell’ordine. Via Tommaseo bloccata da jersey in cemento
L’allarme è scattato in tutta Europa dopo la sconfitta militare dell’Isis a Raqqa. E per timore di una qualche ritorsione da parte di fanatici islamisti nei giorni scorsi il Cosp (comitato per la sicurezza composto dai rappresentati delle forze dell’ordine) ha deciso di intensificare i controlli sui camion diretti in centro a Padova. Verranno inoltre sistemati dei jersey per evitare possibili attentati. Per la prima volta verrà blindata anche la Fiera e via Tommaseo sarà chiusa per il weekend.
Barriere antiterrorismo in cemento armato di fronte alla Fiera di Padova. Viste le decine di migliaia di persone attese per la trentaquattresima edizione di Auto e Moto d’Epoca, che è iniziata ieri e prosegue fino a domenica, i vertici delle forze dell’ordine, d’accordo con il comandante della Polizia Municipale Lorenzo Fontolan, hanno deciso di chiudere al traffico il tratto di via Tommaseo compreso tra via Rismondo e via Goldoni con dei new jersey in calcestruzzo per prevenire eventuali azioni estremistiche compiute con l’utilizzo di camion, furgoni o macchine. Il provvedimento, che rappresenta un inedito nella quasi centenaria storia del quartiere espositivo della città del Santo, resterà in vigore per le intere giornate di domani e di domenica. Di conseguenza, i veicoli provenienti dal centro saranno deviati in via Goldoni, mentre quelli in arrivo da piazzale Stanga saranno obbligati a svoltare in via Rismondo. Di fatto, per quarantott’ore, l’area di via Tommaseo antistante i padiglioni fieristici sarà letteralmente off limits per ragioni di sicurezza. La decisione fa il paio con quella assunta nei giorni scorsi dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp), che prevede l’installazione di manufatti mobili come fioriere, piloncini a scomparsa o catene in acciaio rinforzato proprio per fronteggiare eventuali attentati con macchine, furgoni o camion. Una misura a spese del Comune, concordata con il sindaco Sergio Giordani, che in questo caso riguarda il centro storico: i manufatti dovrebbero spuntare in piazza Garibaldi all’imbocco del Liston, in via Umberto I all’incrocio con via Memmo e Prato della Valle, in via Rudena all’angolo con riviera Businello, tra via Roma e via XX Settembre all’inizio della zona pedonale e in via Porciglia prima di piazza Eremitani. Giordani inoltre non ha escluso l’impiego di altre barriere in via Belludi vicino alla basilica del Santo, in corso del Popolo davanti alla Stazione e nelle piazze del centro, per cui Palazzo Moroni sta valutando il da farsi. Lunedì e martedì, intanto, è andato in scena anche a Padova il secondo atto dell’operazione Ultimo miglio, partita lo scorso settembre e coordinata in tutta Italia dalla divisione anticrimine della polizia di Stato, con le Volanti della questura, gli agenti della Polstrada e il reparto prevenzione crimine del Veneto che hanno controllato la circolazione dei mezzi pesanti in centro storico per prevenire ogni rischio connesso all’allarme terrorismo dichiarato dopo la sconfitta militare dell’Isis a Raqqa. Per questo le forze dell’ordine hanno presidiato le principali vie di accesso al centro storico da tangenziali e autostrade come via Venezia, via Po e via Marconi. A settembre, l’operazione aveva permesso di controllare oltre trentamila mezzi in tutta Italia. Questa volta, a Padova, il bilancio parla di 487 mezzi controllati, 331 dei quali con il sistema Mercurio che consente di verificare se il conducente è in regola con assicurazione e revisione grazie alla lettura della targa; per il resto gli agenti hanno fermato 156 autisti, di cui 126 italiani e 30 stranieri, alcuni dei quali con precedenti penali. La polizia ha denunciato un autista italiano per guida in stato di ebbrezza e ha staccato 44 multe per varie violazioni al codice della strada. Al momento però non ha ravvisato nessun pericolo legato al fanatismo islamico.