Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Dalla Topolino alla Maserati: le auto mitiche
In Fiera a Padova esposti più di 4500 bolidi e moto d’epoca
C’è la Maserati che consolò lo scià di Persia dopo la rottura con Soraya e la Topolino con cui correva Ferrazzi. Ad «Auto e moto d’epoca» si racconta la storia.
C‘ è, anzitutto,la Maserati 5000 GT: il primo esemplare fu consegnato allo Scià di Persia alla fine del 1958. Mohammad Reza Pahlavi non se la passava bene; cioè: se la passava meglio di tanti altri, ma il suo cuore era in frantumi. Il matrimonio con la principessa Soraya era finito. Pertanto,si trattava di trovare un’adeguata consolazione con qualcosa di bello e scintillante. La trovò, forse, in questa coupé in alluminio.
Altra vettura singolare, la Topolino da corsa. Erano i tempi della guerra di Etiopia, delle sanzioni internazionali e dell’oro alla Patria. Mancavano i pezzi di ricambio, e pertanto non era facile costruire una macchina da corsa. Ma con un po’ di genio, con una testata particolare che portava la cilindrata a 750 centimetri cubici si riuscì a trasformare l’utilitaria per eccellenza in un bolide di fine anni Trenta. Quella esposta apparteneva a Massimo Ferrazzi, pilota feltrino protagonista della Coppa d’Oro delle Dolomiti. La gloria dell’automobilismo bellunese. Bolidi dell’età romantica delle quattro ruote che si possono trovare, in quantità e qualità considerevoli, al Salone «Auto e moto d’epoca», 34esima edizione, 4.500 auto (per lo più in vendita) esposte in 90mila metri quadrati alla Fiera di Padova, che ha messo a disposizione 11 padiglioni per 1.600 espositori. Ieri l’inaugurazione, con l’organizzatore Carlo Baccaglini, con Luigino Baldan e Angelo Sticchi Damiani, presidenti dell’Automobile Club locale e nazionale, e con il presidente di Geo (la società che gestisce la fiera) Andrea Olivi.
Il Comune era rappresentato dagli assessori al commercio e alla cultura Antonio Bressa e Andrea Colasio. L’evento è stato introdotto dalla giornalista Savina Confaloni. Sul numero dei visitatori attesi, non ci si sbilancia; ma l’organizzazione fa capire che i 100mila dell’anno scorso sono un obiettivo raggiungibile. Peraltro, è stata letta una mail del ministro della Cultura Dario Franceschini, che si è riferito alle auto d’epoca come «autentici capolavori della tecnica e dell’eleganza, che esprimono valori culturali, materiali e immateriali». Anche il governatore del Veneto Luca Zaia si è congratulato con l’organizzazione «per le 34 stagioni di successo». Anche la fiera è cambiata molto: dopo gli interventi sui capannoni e sull’ingresso, è un ambiente molto più elegante. Resterà aperta sino a domenica. Per info e ticket, www. autoemotodepoca.com.