Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Borgomagno, cominciano i lavori sul cavalcavia
La struttura è usurata, intervento tampone in attesa della ricostruzione ex novo
Allarme. Il cavalcavia Borgomagno, almeno da quando a fine 2009 ha cominciato a sopportare le corse del tram dalla Stazione a Pontevigodarzere, è in grande sofferenza. Tanto che, ormai da diversi anni, Comune e Ferrovie dello Stato hanno pronto un progetto per demolirlo e ricostruirlo. Più forte e, soprattutto, più alto per non dare disturbo ai cavi aerei dei treni veloci d’ultima generazione.
In attesa però che il piano in questione passi dalle parole ai fatti, con la relativa spesa di almeno una decina di milioni di euro, Palazzo Moroni ha comunque deciso di correre ai ripari, programmando un intervento di manutenzione straordinaria e di consolidamento strutturale. Il ponte che collega il centro della città all’Arcella (e viceversa) presenta infatti gravi segni di invecchiamento, tanto che esiste il rischio che alcuni pezzi di calcestruzzo possano staccarsi e finire sui binari sottostanti. Un pericolo, evidentemente, che non può essere sottovalutato.
I lavori, che dovrebbero costare alle casse del Municipio circa mezzo milione di euro, provvederanno in particolare a rafforzare le giunture del cavalcavia e a fissare quelle parti del ponte più usurate. I lavori, che dovrebbero cominciare tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, non comporteranno il blocco della circolazione sul Borgomagno e, tantomeno, di quella ferroviaria.
Quello appena descritto, chiaramente, non è altro che un intervento tampone. In attesa, come scritto sopra, della demolizione e ricostruzione del cavalcavia.
E’ ancora presto per parlarne. Ma sembra che il nuovo ponte sarà destinato a ospitare soltanto i mezzi pubblici. Mentre quelli privati, in un futuro al momento imprevedibile con esattezza, saranno obbligati a fare il giro largo e utilizzare il Sarpi-Dalmazia oppure l’Unità d’Italia.