Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Barbujani: «Osti dimostrerà la sua innocenza»
Il sindaco di Adria esprime vicinanza all’assessore imputata per abuso d’ufficio
Massimo Barbujani chiederà alla maggioranza lunedì sera di pronunciarsi sulla permanenza in giunta di Patrizia Osti, dopo il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio con l’avvio del processo fissato l’8 febbraio 2018. «Prima di prendere qualsiasi decisione – spiega il sindaco di Adria – voglio confrontarmi con gli alleati». Barbujani, però, non pare intenzionato a scaricare Osti, eletta nella civica «Bobo Sindaco», guidata proprio dal primo cittadino.
«La lista e io le abbiamo espresso vicinanza – sottolinea Barbujani – abbiamo fiducia che riuscirà a dimostrare la correttezza del proprio operato». L’ipotesi di abuso d’ufficio per Osti è emersa nell’ambito della manifestazione «Adria borgo autentico» tenutasi nel dicembre 2014. All’epoca dei fatti Osti era assessore alla Promozione turistica.
Per l’accusa Osti, che per questa vicenda ad agosto ha presentato le dimissioni respinte dal sindaco, non avrebbe indetto un bando come previsto nella fattispecie, affidando invece direttamente l’incarico per i due giorni all’associazione «Borghi autentici d’Italia». Quanto basta per Barnaba Busatto, una tra le voci critiche della maggioranza, per chiedere che Osti faccia un passo indietro. «L’ho difesa quando ha ricevuto l’avviso di garanzia e le rinnovo la stima – spiega il consigliere comunale Indipendente, ex Bobo Sindaco – ma credo sia una scelta di opportunità, anche per sua serenità. Lo dico da convinto garantista». Chi si appella al garantismo per tirare somme diverse è Daniele Ceccarello, sempre tra i supporter critici del sindaco. «Rinvio a giudizio non è sinonimo di colpevolezza – sottolinea il consigliere e segretario provinciale di Fd’IAn – fino a prova contraria vale sempre la presunzione di innocenza». Sulla stessa linea Federico Simoni, vicesindaco e primo riferimento di Fi ad Adria. «Confermiamo fiducia nel sindaco e nelle scelte che vorrà proporci – dice il braccio destro di Barbujani – così come confermiamo stima a Osti». Di certo, il clima nella riunione di maggioranza di lunedì sarà vivace.
Oltre alla vicenda Osti, resta in sospeso il chiarimento definitivo con gli alleati, sulla sintesi che possa riportare in giunta Giorgia Furlanetto, esponente di Fd’I-An entrata in rotta di collisione con Barbujani per la vicenda Coimpo, per la gestione della bonifica del sito di lavorazione rifiuti in cui, il 22 settembre 2014, morirono sul lavoro quattro operai.