Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Giocattoli e colori per i figli dei detenuti Al Due Palazzi arriva una ludoteca nell’area in cui i genitori incontrano i bimbi
Nella Casa circondariale del Due Palazzi, dove c’erano due stanze separate, adesso c’è una ludoteca con disegni, pennarelli, peluche, giochi in scatola e molto altro ancora. Dire che Telefono Azzurro abbatte i muri anche in carcere non è solo una metafora: l’onlus per la tutela dei minori infatti ha chiesto e ottenuto la demolizione di una parete per allestire uno spazio a misura di bambino, dove i detenuti possono incontrare i figli e giocare insieme a loro nell’ambito del progetto «Bambini e carcere».
Oggi la Casa circondariale ospita 180 detenuti (il doppio della capienza consentita), di cui 6 su 10 stranieri e/o con un processo in corso; la nuova ludoteca, gestita da 60 volontari che si danno il turno e sorvegliati dagli agenti di polizia penitenziaria, può ospitare due famiglie per volta ed è aperta ogni sabato (più qualche domenica) dalle 9 alle 16: «In un contesto come questo c’è piu’ interazione - spiega Concetta Fragasso di Telefono Azzurro -. I giocattoli arrivano dalle donazioni dei privati e dell’Ikea, che ci regala le monetine lasciate dai clienti per prelevare la bulloneria; la dimensione del gioco riduce i silenzi e gli imbarazzi. Al progetto partecipano 21 nuovi volontari, tra cui molte laureande di Psicologia: il percorso prevede formazione, affiancamento a un volontario esperto e riunione mensile obbligatorie». Le accortezze non sono casuali: «Spesso racconta Fragasso - i bambini vengono al colloquio con l’assistente sociale. Alcuni di loro non sanno che il papà è in carcere e pensano di andarlo a trovare sul posto di lavoro, altri lo sanno ma reggono il gioco della mamma. Le situazioni da gestire sono tante, dal papà che scoppia a piangere al bambino su di giri: un ambiente sereno non risolve tutto ma è un grosso aiuto». Quella inaugurata ieri non è l’unica ludoteca di Telefono Azzurro al Due Palazzi: le altre due sono nella Casa di reclusione e nell’Istituto a custodia attenuata per tossicodipendenti (Icatt) della Casa circondariale, che ospita una cinquantina di detenuti. Qui le postazioni sono sei e oltre ai giochi ci sono anche dei pannelli con prati e mongolfiere, realizzati dagli studenti del liceo Selvatico: «Padova - conclude Fragasso è prima in Italia sia per il numero dei volontari che per quello delle ludoteche».