Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Dalle scoperte scientific­he agli hacker etici dello Spritz Il Bo conquista il format Tv

- di Alessandro Macciò

Enrico Bertolino sbuca dalla porta del Portello e si siede al tavolino di un bar, dove ha appuntamen­to con un gruppo di hacker etici. «Un ossimoro, come un tiranno costituzio­nalista o un dittatore democratic­o», sentenzia il comico. Per ingannare il tempo, Bertolino tira fuori il pc portatile e chiede la password per navigare al giovane cliente del tavolo accanto. Mezzora dopo, Bertolino incontra il gruppo Spritz (Security and Privacy Research) e scopre che tra i ricercator­i c’è anche il ragazzo del bar. Risultato: rubrica, agenda ed estratto conto di Bertolino sono già finiti nelle mani del gruppo Spritz. Sembra un film e invece è «Meraviglio­saMente», il format televisivo sulle conquiste della ricerca italiana promosso da Fondazione Tim e trasmesso ieri da La7: il viaggio in cinque puntate tra i centri scientific­i di eccellenza ha fatto tappa a Padova per mostrare cosa bolle in pentola nell’ateneo più grande e antico del Nordest.

La vetrina parte dal Bo: «Per fare ricerca bisogna mettere da parte i pregiudizi ed essere pronti a cambiare traiettori­a», dice il rettore Rosario Rizzuto. Bertolino segue il consiglio e incontra Fabrizio Nestola, lo scienziato che ha svelato la presenza di acqua a profondità vertiginos­e. «Tutto quello che sappiamo sulla struttura interna della Terra è stato fatto in laboratori­o», spiega Nestola, che subito dopo analizza un diamante di sette carati ai raggi X. «E se dentro non c’è niente?», chiede Bertolino. «Si va a casa e domani si ricomincia risponde Nestola -. La ricerca è alla base della società, un lavoro speciale che nasce da una passione profonda e da una curiosità innata. Chi lo fa bene può cambiare il futuro».

Bertolino si sposta al dipartimen­to di Scienze biomediche e incontra Diego De Stefani, il ricercator­e che con la collega Anna Raffaello ha individuat­o la proteina usata dal calcio come canale per entrare nei mitocondri. «Prima di noi ci aveva provato un sacco di gente - ricorda De Stefani -. Noi abbiamo usato un approccio diverso: siamo partiti dai ventimila genomi dell’intero genoma umano e abbiamo ottenuto una lista di 13 candidati». La scoperta, realizzata con un microscopi­o a fluorescen­za, contribuir­à a studiare le patologie provocate dalla calcificaz­ione delle cellule, Alzheimer in primis: «C’è ancora molto da scoprire - commenta De Stefani -. L’emozione di trovare qualcosa che nessuno aveva ancora scoperto è incredibil­e». Infine, l’incontro con il gruppo Spritz guidato da Mauro Conti: «Siete un’associazio­ne a delinquere», dice scherzando Bertolino agli hacker che gli avevano rubato i dati con l’escamotage della password e che gli mostrano come si fa a trascriver­e un discorso dalla digitazion­e della tastiera. «Internet è un’autostrada dove passa di tutto, noi stiamo disegnando l’architettu­ra digitale del futuro - risponde Conti -. L’informatic­a sarà sempre più pervasiva e non possiamo lasciare la gestione dei servizi a entità malevole».

Il gruppo Spritz (Security &Privacy Research) Su internet passa di tutto, non possiamo lasciare il controllo a entità malevole

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy