Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Dalle scoperte scientifiche agli hacker etici dello Spritz Il Bo conquista il format Tv
Enrico Bertolino sbuca dalla porta del Portello e si siede al tavolino di un bar, dove ha appuntamento con un gruppo di hacker etici. «Un ossimoro, come un tiranno costituzionalista o un dittatore democratico», sentenzia il comico. Per ingannare il tempo, Bertolino tira fuori il pc portatile e chiede la password per navigare al giovane cliente del tavolo accanto. Mezzora dopo, Bertolino incontra il gruppo Spritz (Security and Privacy Research) e scopre che tra i ricercatori c’è anche il ragazzo del bar. Risultato: rubrica, agenda ed estratto conto di Bertolino sono già finiti nelle mani del gruppo Spritz. Sembra un film e invece è «MeravigliosaMente», il format televisivo sulle conquiste della ricerca italiana promosso da Fondazione Tim e trasmesso ieri da La7: il viaggio in cinque puntate tra i centri scientifici di eccellenza ha fatto tappa a Padova per mostrare cosa bolle in pentola nell’ateneo più grande e antico del Nordest.
La vetrina parte dal Bo: «Per fare ricerca bisogna mettere da parte i pregiudizi ed essere pronti a cambiare traiettoria», dice il rettore Rosario Rizzuto. Bertolino segue il consiglio e incontra Fabrizio Nestola, lo scienziato che ha svelato la presenza di acqua a profondità vertiginose. «Tutto quello che sappiamo sulla struttura interna della Terra è stato fatto in laboratorio», spiega Nestola, che subito dopo analizza un diamante di sette carati ai raggi X. «E se dentro non c’è niente?», chiede Bertolino. «Si va a casa e domani si ricomincia risponde Nestola -. La ricerca è alla base della società, un lavoro speciale che nasce da una passione profonda e da una curiosità innata. Chi lo fa bene può cambiare il futuro».
Bertolino si sposta al dipartimento di Scienze biomediche e incontra Diego De Stefani, il ricercatore che con la collega Anna Raffaello ha individuato la proteina usata dal calcio come canale per entrare nei mitocondri. «Prima di noi ci aveva provato un sacco di gente - ricorda De Stefani -. Noi abbiamo usato un approccio diverso: siamo partiti dai ventimila genomi dell’intero genoma umano e abbiamo ottenuto una lista di 13 candidati». La scoperta, realizzata con un microscopio a fluorescenza, contribuirà a studiare le patologie provocate dalla calcificazione delle cellule, Alzheimer in primis: «C’è ancora molto da scoprire - commenta De Stefani -. L’emozione di trovare qualcosa che nessuno aveva ancora scoperto è incredibile». Infine, l’incontro con il gruppo Spritz guidato da Mauro Conti: «Siete un’associazione a delinquere», dice scherzando Bertolino agli hacker che gli avevano rubato i dati con l’escamotage della password e che gli mostrano come si fa a trascrivere un discorso dalla digitazione della tastiera. «Internet è un’autostrada dove passa di tutto, noi stiamo disegnando l’architettura digitale del futuro - risponde Conti -. L’informatica sarà sempre più pervasiva e non possiamo lasciare la gestione dei servizi a entità malevole».
Il gruppo Spritz (Security &Privacy Research) Su internet passa di tutto, non possiamo lasciare il controllo a entità malevole