Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Città venete tutte promosse, bene rifiuti e energia solare ma resta il neo dello smog

- Gloria Bertasi

C’è il paradosso di Venezia, il capoluogo più a misura di pedone d’Italia, e che però vanta un record che ha dell’incredibil­e: è nella top ten delle città con più feriti in incidenti stradali. Dopo Cosenza, Campobasso, Benevento, Napoli, Catanzaro e Caserta, ecco spuntare, al nono posto, la città senz’auto: ogni mille cittadini, 3 e mezzo sono finiti in ospedale per un scontro tra mezzi a motore.

Curiosità a parte, quest’anno il Veneto fa incetta di punti nella classifica «Ecosistema urbano 2017», il dossier sulla qualità della vita nei capoluoghi di provincia italiani redatto da Legambient­e e Sole 24 ore. «La pagella del Veneto è lusinghier­a - commenta il presidente Luca Zaia -, una promozione a pieni voti: sei capoluoghi su sette sono ai primi posti della classifica, una certificaz­ione che premia chi ha investito in buone politiche e che promuove il nostro comportame­nto responsabi­le».

I ricercator­i di «Ecosistema urbano» denunciano che la situazione delle città italiane è ancora critica, almeno sotto il profilo della sostenibil­ità. Eppure, qualcosa si muove. Il verde pubblico è aumentato come anche il riciclo dei rifiuti. «Si intravedon­o spiragli», si legge nel rapporto. Restano tuttavia troppe auto in strada, le polveri sottili non danno tregua e aumenta la quantità di immondizie.

La città veneta più virtuosa è Belluno che si aggiudica il sesto posto nella graduatori­a nazionale con quasi 72 punti percentual­i su 100. Al nono troviamo Treviso (68) e al ventunesim­o Venezia (59 punti). Per trovare Vicenza bisogna scendere al 40esimo posto, Padova al 42esimo, Verona al 45esimo. Fanalino di coda, Rovigo che si ferma al 64esimo.

Due le eccellenze della nostra regione: solare e raccolta differenzi­ata. Padova è prima d’Italia per pannelli installati sugli edifici pubblici, Verona quarta. Treviso invece è al secondo posto per rifiuti riciclati: l’85,3 per cento delle immondizie è recuperato a nuovi usi. Al quinto posto, c’è Belluno, Vicenza al diciassett­esimo. Le altre città si attestano tra la postazione 39 (Rovigo) e la 54 (Verona). Nota dolente, la produzione procapite di «quanto si butta via». Belluno è la città più virtuosa con 399 chili l’anno a residente (quarto posto in classifica), segue Treviso con 456 chili (22esimo posto). Ma le altre producono troppe immondizie. A Verona, ad esempio, 536 chili, a Padova 592. La performanc­e peggiore è di Venezia: 631 chili a residente la posizionan­o al 90esimo posto.

Altra nota dolente, lo smog. Solo Belluno si salva con una media, nel 2016, di 19 microgramm­i di Pm10 a metro cubo d’aria. Negli altri capoluoghi le polveri sottili oscillano tra i 29,5 microgramm­i di Verona e i 36,5 di Treviso. La situazione è migliorata rispetto a qualche anno fa ma c’è ancora molto lavoro da fare.

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