Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Lo scaldino brucia, salva la moglie e muore

- Benedetta Centin

Quando, nel cuore della notte, ha visto il materasso che dalla parte in cui dormiva la moglie con la boule elettrica fumava e iniziava a emanare un forte odore di bruciato, ha temuto il peggio. Così si è prodigato per spegnere il principio d’incendio, ben cosciente che le fiamme si sarebbero propagate a lattice e lenzuola. Pochi minuti di grande concitazio­ne, una battaglia contro il tempo per salvare la compagna di una vita da una possibile ustione e intossicaz­ione, che lo hanno stroncato. Ferdinando Parise, 81 anni, nella notte tra domenica e lunedì non è sopravviss­uto all’ansia e allo stress per quanto accaduto nella camera da letto della sua villetta, a Vicenza. Dopo aver gettato all’aria le coperte, cosparso d’acqua la parte di materasso che fumava e tagliato la parte bruciata, l’anziano è andato in bagno a lavarsi le mani. Il pericolo era rientrato, ma all’improvviso si è accasciato a terra, vittima di un malore.

Vano il tentativo di rianimarlo da parte del personale del Suem, allertato dalla moglie Grazia, 78 anni, disperata. Solo pochi minuti prima si era attivato con tanta foga per salvarla, preoccupat­o che quella chiazza nera e dall’odore di bruciato sul materasso a contatto con lo scaldino elettrico (forse malfunzion­ante) potessero nuocerle. «Non c’è stata alcuna fiamma, il materasso a contatto con lo scaldalett­o non ha preso fuoco, solo si era creata una macchia nera sul lattice e usciva un po’ di fumo — spiega la vedova —. Nando si è subito prodigato, lui è sempre stato molto apprensivo». Per la donna non c’è stato bisogno di assistenza medica, per fortuna non ha inalato il fumo uscito dal materasso. Sul posto sono intervenut­i anche i vigili del fuoco, che hanno portato fuori il resto del materasso e verificato la salubrità delle stanze.

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