Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giordani cancella San Lazzaro l’ospedale viaggia verso Ovest

LA MAIL IL SINDACO SCRIVE AL GOVERNATOR­E

- Davide D’Attino

Era nell’aria sin dalla campagna elettorale della scorsa primavera. Ma, per passare dalle parole ai fatti, è stato necessario attendere più di quattro mesi di legislatur­a.

Fatto sta che ieri, di certo con un po’ di ritardo rispetto alle previsioni di molti, il sindaco Sergio Giordani ha chiuso (forse definitiva­mente) la strada che doveva portare il nuovo ospedale di Padova in zona San Lazzaro. Per smantellar­e il progetto avviato dal suo predecesso­re Massimo Bitonci che vedeva le fondamenta del policlinic­o nell’area di Padova Est progetto successiva­mente condiviso anche da Regione e Università -, il primo cittadino ha inviato una lettera al governator­e Luca Zaia, mettendo nero su bianco i ripetuti annunci delle ultime settimane.

Secondo Giordani, l’area di San Lazzaro di proprietà del Comune, al contrario di quanto promesso dall’ex senatore leghista, non può essere messa a disposizio­ne della Regione a titolo gratuito. Per i legali consultati dal sindaco, la cessione dei 200 mila metri quadri di Padova Est (a cui si dovevano poi aggiungere altrettant­i metri quadri ceduti gratuitame­nte dai privati) esporrebbe Palazzo Moroni a un possibile danno erariale. Nella missiva, non a caso resa pubblica a distanza di sette giorni dalla riunione del tavolo tecnico istituzion­ale fissata per lunedì prossimo 6 novembre, il sindaco si augura che, proprio in quella sede, venga discussa la sua proposta di rifare il policlinic­o universita­rio nello stesso sito di via Giustinian­i in cui si trova da oltre due secoli (pur con la consapevol­ezza che la proposta verrà bocciata dai tecnici di Regione e Università). E poi, ricordando a Zaia come lo studio di pre-fattibilit­à elaborato dall’architetto (esterno) Maurizio Striolo sia stato recapitato in Regione da quasi tre settimane, Giordani entra nel merito della questione di Padova Est. Nello specifico dei circa 200 mila metri quadrati di proprietà del Municipio, che dovrebbero (avrebbero dovuto?) aggiungers­i ai quasi altrettant­i nelle mani dei privati del Condella sorzio Urbanizzaz­ione Quadrante Nordest e gestiti dal commissari­o liquidator­e Simone Salata. «Mi corre l’obbligo di precisare – si legge nel cuore lettera – l’assoluta inefficaci­a della nota del 12/11/2016 a firma dell’allora sindaco Bitonci, con la quale egli confermava all’Azienda Ospedalier­a la cessione gratuita dell’area pubblica di Padova Est, ciò in quanto il consiglio comunale, organo competente a deliberare ai sensi del Testo unico degli enti locali, non solo non l’aveva previament­e autorizzat­a, ma era anche decaduto poche ore prima dell’invio di tale missiva».

Quindi, Giordani rammenta a Zaia come, dopo la sfiducia patita da Bitonci, neppure il commissari­o prefettizi­o Michele Penta e quello straordina­rio Paolo De Biagi «hanno ritenuto di ratificare tale operato mediante l’approvazio­ne dello schema di accordo di programma». E poi, a sostegno del suo timore di generare un possibile danno erariale, Giordani sottolinea come «recenti approfondi­menti hanno fatto emergere alcuni pareri della Corte dei Conti nei quali si esprime forte perplessit­à per una cessione a titolo gratuito, sussistend­o invece l’obbligo (per le pubbliche amministra­zioni, ndr) di valorizzar­e il patrimonio, tutelandon­e l’integrità, poiché esso costituisc­e comunque una riserva di valore per il futuro». Insomma, secondo Giordani, il terreno comunale alle spalle della Kioene Arena non può essere messo a disposizio­ne in modo gratuito. E, senza quello, addio al nuovo ospedale a Padova Est. Una posizione che, in assenza di «evidenze documental­i» di parere opposto in possesso della Regione, sarà a breve certificat­a sia in giunta che in consiglio. E, a quel punto, la palla passerà nelle mani di Zaia, chiamato a scegliere tra la proposta di nuovo su vecchio e il ritorno a Padova Ovest. Entro Natale, anzi magari anche qualche giorno prima, tutto sarà più chiaro. A meno di ulteriori, e non improbabil­i, colpi di scena.

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Giustinian­eo L’attuale ospedale di Padova in via Giustinian­i

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