Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Fine settimana di sangue, due incidenti mortali

Hanno perso la vita in meno di 48 ore Giorgia Bilato, 22 anni, e Devis Boscolo, 40 anni

- A.Pist. A.Pist.

Weekend di sangue sulle strade tra Padova e Venezia. Nel fine settimana appena trascorso due vite sono state spezzate in altrettant­i incidenti che hanno causato la morte di una 22enne di Gazzo Padovano e quella di un 40enne che lavorava a Piombino Dese. Sabato sera, attorno alle 19.30, Giorgia Bilato, perito agrario dell’Alta, è stata coinvolta in un tragico frontale tra la sua Opel Corsa e una Volkswagen Touareg che proveniva dalla direzione opposta. Lo schianto è avvenuto in via Roma lungo la provincial­e 27 Giarabassa nel territorio di Gazzo Padovano. La giovane aveva appena finito di lavorare e stava raggiungen­do le compagne per giocare la partita di calcio a 5 con la maglia del Noventa. Il pallone era la sua grande passione e proprio sabato doveva debuttare con la casacca della sua squadra a Cittadella. La 22enne che viveva tra Piazzola e Villafranc­a ha deciso di percorrere la strada verso la città murata passando per Gazzo. All’altezza del semaforo è stata coinvolta in un impatto frontale con la vettura guidata da un imprendito­re ricoverato a Cittadella in codice rosso, ma che non è in pericolo di vita.

Nella notte tra sabato e domenica poi a Quarto d’Altino in provincia di Venezia, un 40enne di Marghera, Devis Boscolo, impiegato in una ditta di Piombino Dese, è morto in un altro incidente stradale. A provocare il decesso un’uscita di strada autonoma in una curva verso destra, dove la Nissan Micra in cui viaggiava insieme a un amico è finita contro il terrapieno di un fossato. Devis che era al posto del passeggero è morto sul colpo e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo. Il guidatore, un carpentier­e di 36 anni, è stato trasportat­o all’ospedale di Mestre in prognosi riservata. Nel violento impatto, l’utilitaria su cui viaggiavan­o è finita nel cortile di un’abitazione privata. All’origine dell’incidente vi sarebbe stata l’alta velocità abbinata a un colpo di sonno. L’uomo lavorava in una vetreria di Piombino Dese ed era uno dei maestri più qualificat­i. Appassiona­to di motori, aveva una predilezio­ne per le auto e le moto. nuove immagini del sopralluog­o effettuato nella casa di Sorgato si vedono tre agenti mettere a soqquadro l’abitazione. Cinque minuti di frame che condensano le quattro ore passate dagli uomini della squadra mobile all’interno della casa di via Sabbioni un mese dopo la scomparsa della segretaria di Albignaseg­o avvenuta il 15 gennaio del 2016. Una perquisizi­one capillare, durante la quale gli agenti controllan­o ogni angolo della cucina: dai bidoni della spazzatura ai tappeti, dalle coppe, al frigorifer­o vengono accuratame­nte ispezionat­i tutti i ripiani e gli alimenti. Sul finale si vede sfogliare anche un quaderno dove il ballerino aveva annotato alcuni appunti. Tutto materiale che gli uomini della scientific­a hanno analizzato per trovare prove utili a chiarire le dinamiche dell’omicidio. Nelle scorse settimane i poliziotti hanno impiegato georadar e cani molecolari giunti da Palermo per scovare le tracce del corpo della donna. Secondo la versione di Freddy i resti della 55enne si dovrebbero trovare nei dintorni del rustico di via Polati a Noventa Padovana, dopo che l’uomo in un primo momento aveva raccontato di averla gettata nel Brenta. La task force non ha comunque dato risultati incoraggia­nti, se si eccettua il ritrovamen­to di alcuni sacchi di calce che secondo gli inquirenti non sarebbero serviti a occultare il cadavere della donna. A spingere gli uomini della polizia a indagare proprio in quella zona è stato il fratello di Isabella anche alla luce delle intercetta­zioni avvenute in carcere tra la mamma di Freddy e il ballerino stesso. Per l’omicidio sono state arrestate anche Debora Sorgato, sorella di Freddy e Manuela Cacco. Resta ancora il giallo sul corpo di Isabella, sparito nel nulla nonostante nelle ricerche siano stati impiegati anche strumenti molto sofisticat­i.

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Giorgia Bilato, 22 anni, lavorava come perito agrario e giocava a calcio viveva tra Piazzola e Villafranc­a

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