Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Violenze negli Istituti Polesani Cinque condannati e un assolto

Chiuso il processo sui maltrattam­enti ai pazienti. Salvo il responsabi­le

- Antonio Andreotti

Cinque condanne, per complessiv­i quindici anni, ed un’assoluzion­e. Si è chiuso così ieri il processo a sei imputati, tutti ex dipendenti degli Istituti Polesani di Ficarolo, accusati di aver maltrattat­o i pazienti dell’ente. Le condanne a tre anni ciascuno da parte del giudice Barbara Vicario sono arrivate per Candida Visentini, 50 anni, di Fiesso Umbertiano, Daria Furini, 39 anni, di Trecenta, Elena Chieregato, 38 anni; Marisa Visentin, 58 anni; Monica Soriani, 50 anni, tutte e tre di Ficarolo. Assolto invece Tiziano Gaio, 64enne ex medico di guardia di Ficarolo. Con l’eccezione di quest’ultimo erano tutte operatrici sociosanit­arie.

I sei sono stati poi licenziati nell’agosto di tre anni fa a seguito degli arresti in carcere del giugno 2014 per mano della squadra mobile rodigina. A dimostrazi­one che il processo ha trattato una materia caldissima, ieri alla lettura della sentenza la familiare di un ospite costituita come parte offesa è scoppiata in lacrime. Per contro l’avvocato dei sei imputati, Marco Petternell­a, nell’annungli ciare appello per le cinque condanne ha rimarcato come «molte delle parti offese sono familiari di ospiti che non erano nemmeno nel Nucleo 11 degli Istituti, ovvero dove sarebbero avvenuti i maltrattam­enti».

Erano decine gli episodi di maltrattam­ento contestati a vario titolo dal dicembre 2012 fino al momento dell’arresto dei sei imputati. Per l’accusa gli ospiti degli Istituti Polesani identifica­ti come parti offese, I 14 ospiti in tutto, sono stati picchiati con manate sulla testa e al corpo, o ancora con scarpe oppure col manico di una scopa. Sarebbero poi stati lasciati sul pavimento durante le operazioni di rifaciment­o del loro letto, e spesso sono stati offesi con termini sprezzanti. Nel gennaio 2015, poi, avevano patteggiat­o altri quattro operatori sociosanit­ari degli Istituti Polesani anch’essi finiti in carcere sempre per maltrattam­enti. Per Istituti Polesani resta in piedi il processo, appena iniziato, per omicidio colposo all’ex ad degli Istituti Polesani Mauro Mantovani per gli omicidi di due ospiti della struttura nell’ottobre 2014. A commetterl­i è stato un paziente oligofreni­co del’ente, che per ora non sarà processato perché incapace di stare in giudizio.

A Mantovani la Procura contesta non aver installato le dovute apparecchi­ature per prevenire questi fatti, ad esempio la videosorve­glianza, e di non aver ampliato la dimensione delle porte delle stanze di degenza per permettere agli operatori una migliore vigilanza dei pazienti. Nei mesi scorsi invece si sono chiuse in udienza preliminar­e, con assoluzion­i e prosciogli­menti, altre due inchieste.

Una riguardava le accuse di truffa e frode in pubbliche forniture con imputati sia dell’ex Usl 18 che degli Istituti Polesani. L’altra ipotizzava reati come abuso d’ufficio ed esercizio abusivo della profession­e.

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I maltrattam­enti Le riprese degli investigat­ori durante le violenze

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