Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova in testa dopo 10 anni
Calcio Serie C, biancoscudati capolista dopo la vittoria 3-0 a tavolino a Modena Il precedente: nell’ottobre 2007 fu prima la squadra guidata da Ezio Rossi in C1
Oggi arriverà l’ufficialità dal comunicato del Giudice sportivo, ma la certezza è granitica. Il Padova, grazie al 3-0 a tavolino conquistato domenica a Modena, è primo in classifica con 22 punti, una lunghezza davanti al duo formato da Renate e Pordenone, peraltro con una partita in più rispetto ai biancoscudati. Un evento che non accadeva da dieci anni, dal lontano ottobre 2007 quando il Padova, allora guidato da Ezio Rossi, sconfisse il Lecco e s’insediò al comando della Serie C1. Una sensazione strana: nella propria storia il Padova raramente ha comandato le danze. Domenica ci sarà subito l’occasione di corroborare o meno questo slancio autunnale, a Salò contro la Feralpisalò di tre grandi ex: Michele Serena, Emerson e Francesco Dettori.
Direttore generale e responsabile dell’area tecnica Giorgio Zamuner, come si sta da primi in classifica?
«Una sensazione strana, ma bella. I tre punti col Modena probabilmente ce li toglieranno, una volta che arriverà il quarto 0-3 a tavolino della loro stagione, ma in quel caso la situazione si riequilibrerà presto. Per adesso ci godiamo questo traguardo per cui avrei messo la firma in estate».
La Feralpisalò lo scorso anno vi regalò un dispiacere enorme, cambiando i connotati alla vostra stagione...
«Vero. Perdemmo 2-1 una partita che poi c’inchiodò al muro: se penso che avevamo 62 punti e chiudemmo con appena 66...».
Sarà la partita degli ex. Partiamo da Michele Serena...
«Un allenatore e una persona che stimo particolarmente. Quando ragionammo sull’ipotesi di sostituire Oscar Brevi prima della partita di andata con la Reggiana, il nome di Serena era uno dei due valutati. Mi auguro che non ci dia un altro dispiacere, stavolta la storia dovrà essere diversa». Secondo ex, Emerson... «A Padova l’ho portato io, lo stimo come uomo e professionista. Ha lasciato un grande ricordo fra i tifosi e mi è spiaciuto molto non riconfermarlo. È stata una questione di modulo, col passaggio alla difesa a quattro e anche di scelte fatte insieme all’allenatore, oltre che di lista over, con la riduzione a 14 giocatori in lista anziché i 16 dell’anno precedente che ha fatto la differenza».
Terzo ex, Dettori: una storia turbolenta...
«Aveva chiesto il rinnovo, a lui come ad altri abbiamo fatto un discorso preciso: che avremmo valutato a metà del girone di andata. Per Bindi, Cappelletti, Mandorlini, Madonna, De Risio e Mazzocco ci prendiamo ancora 3-4 giornate e poi decideremo assieme a loro. Per Dettori a far la differenza è stato il contratto biennale che gli ha proposto la Feralpi e il fatto che avessimo acquistato Pulzetti. Francesco ha fatto una scelta professionale e di vita».
Chi toglierebbe alla Feralpisalò?
«Il più talentuoso è Ferretti, toglierei lui. Quello che sta facendo meglio è Guerra, un attaccante di categoria che difficilmente tradisce».
Tabanelli è finalmente recuperato?
«Ha fatto due ottimi allenamenti, si è scrollato tante ansie e preoccupazioni di farsi male ancora: sarà dei nostri».
Il dg Zamuner Domenica col Feralpisalò troviamo tre ex di valore