Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Allarme terrorismo, il vescovo «Ora dobbiamo restare uniti»
Ricordo dei morti anche per la polizia e i carabinieri
PADOVA In occasione della commemorazione dei defunti, ieri pomeriggio il vescovo, monsignor Claudio Cipolla, ha officiato la messa alla chiesa del Cimitero Maggiore. I fedeli hanno cominciato a raccogliersi un’ora prima dell’arrivo del prelato e molti sono dovuti rimanere in piedi. Tra i fumi dell’incenso e i canti religiosi il presule ha lanciato un messaggio consolatorio nei confronti di coloro che soffrono per la morte di un proprio caro: «È umano essere affranti quando viene a mancare una persona alla quale vogliamo bene. Ma cerchiamo di farci forza». In fondo, ha sostenuto monsignor Cipolla, «tutti noi siamo provvisori su questa terra, ma dobbiamo ricordare che la vita non si ferma con la morte».
In un momento storico nel quale dilaga la paura di attentati terroristici, l’ultimo solo l’altro ieri a New York, le parole del vescovo non sono cadute nel vuoto. «Dobbiamo restare uniti — ha esortato — da soli non riusciamo a reggere il dolore della perdita ma insieme possiamo superarlo. È necessario riscoprire il valore della comunità, intesa non solo come unione di tutti i cristiani ma di tutti gli esseri umani, senza alcuna distinzione». Al termine della messa e della processione, il vescovo si è fermato a scambiare qualche parola con i fedeli che si avvicinavano, regalando un sorriso a tutti e una parola di conforto.
In mattinata invece hanno avuto luogo le commemorazioni dei defunti della polizia di Stato e dei carabinieri. Alle nove, davanti alla questura, si è tenuta una commovente cerimonia che ha visto la partecipazione del questore Gianfranco Bernabei. Una corona di alloro è stata deposta a fianco della lapide dedicata ai caduti della polizia, alla presenza di poliziotti, funzionari e familiari delle vittime. È seguita una messa alla cappella del Reparto Mobile.
I carabinieri hanno invece commemorato i loro morti al cimitero di Villatora di Saonara, alla presenza del generale Aldo Visone, a capo del Comando interregionale «Vittorio Veneto». E’ stata deposta una corona d’alloro in memoria del generale di Brigata dei carabinieri Giuseppe Dezio, ucciso dai tedeschi nel corso della seconda guerra mondiale.
Una giornata dedita al ricordo di chi è morto per salvare altre persone e dei defunti che ognuno serba nel suo cuore.